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Commissione Pari Opportunità, Pd e Forlì&Co: "Ora una nuova presidente nel segno della condivisione"

Per i consiglieri comunali di Forlì&Fo, Federico Morgagni e Giorgio Calderoni, "il cambio della guida della Commissione rappresenta un passaggio decisivo per tentare di invertire la rotta"

Dopo le dimissione di Marinella Portolani, presidentessa della commissione pari opportunità del comune di Forlì, ecco i piani dell’opposizione "per rendere più efficiente l’organo". Soufian Hafi Alemani, capogruppo locale del partito democratico, spiega: “I sei mesi di attività della commissione sono lavoro perso, bisogna resettare tutto. Marinella Portolani si è resa l’unica, sola protagonista, dimenticandosi le associazioni presenti sul territorio e i lavori delle vecchie giunte. Noi abbiamo idee concrete da portare al sindaco. Prima fra tutte è la proposta di scontare, nelle farmacie comunali, i prodotti igienici femminili, per togliere simbolicamente l’IVA. Questa è un’azione fatta già da molte città, prima fra tutte Firenze, per mandare un messaggio chiaro a livello nazionale ed europeo”. 

Per Federico Morgagni, consigliere comunale di Forlì&Co, la fallimentarietà della commissione va collocata nella categorizzazione politica del tema delle pari opportunità. “L’idea di fondo della maggioranza era sbagliata. Sono partiti con il presupposto che le pari opportunità fossero un tema di sinistra - illustra Federico Morgagni - Di conseguenza hanno cercato di affrontarlo in modo diverso, con un apporcio più di destra. Questo tema però riguarda tutti, a prescindere dall’orientamento politico. La presidentessa non è riuscita a capirlo e continuare con le lotte delle vecchie giunte. Non ha dialogato con le associazioni, che ha ritenuto di parte. Ora è venuto il momento di cambiare, di aprire un nuovo capitolo. Vogliamo fare la nomina della nuova presidentessa e ricominciare da capo”. 

Loretta Prati, consigliera comunale del partito democratico e membro della commissione, continua: “Questa non è una tematica che può avere divisioni politiche, bisogna rimanere uniti. La commissione è stata costituita nel 1995 e da allora lavora continuativamente sul territorio. C’è da sempre un tavolo aperto con le associazioni antiviolenza e un dialogo permanente con il centro donna. Non può cessare. Sono le fondamenta su cui si basa l’operato del comune”. 

A concludere è Matteo Zattoni, un altro partecipante alla commissione e membro del PD, dicendo: “Noi speriamo solo in un nuovo inizio. Vogliamo collaborare di nuovo con le associazioni e anche con regione e provincia”.

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