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Comuni montani, il Pd: "Aiutare quelli esclusi dai finanziamenti governativi per le Aree interne"

Dal Pd un atto ispettivo per sapere dall'esecutivo regionale "quali iniziative di competenza intenda adottare per sostenere maggiormente i comuni dell’appennino forlivese-cesenate"

Sostenere i comuni dell'Appennino forlivese-cesenate esclusi dalla Strategia Nazionale per le Aree interne. A chiederlo è il Partito democratico che ricorda come "i Comuni esclusi, al pari di quelli inclusi, sono situati in aree territoriali che subiscono gli effetti del calo o dell’invecchiamento della popolazione, dove la debolezza delle prospettive di sviluppo determina una sempre maggiore difficoltà delle condizioni di vita dei cittadini che vi risiedono, per tali motivi è forte la preoccupazione che questi Comuni, non potendo partecipare alla distribuzione dei contributi e delle risorse che verranno messe a disposizione della Strategia nazionale per le aree interne, perderanno un’occasione importante per frenare il loro spopolamento".

Da qui l'atto ispettivo per sapere dall'esecutivo regionale "quali iniziative di competenza intenda adottare per sostenere maggiormente i comuni dell’appennino forlivese-cesenate (Mercato Saraceno, Sogliano, Roncofreddo, Borghi, Sarsina, Dovadola, Modigliana, Meldola e Predappio) esclusi dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, pur avendo le medesime caratteristiche dei comuni limitrofi inclusi, e se ritenga opportuno sollecitare il governo a valutare la possibilità di allargare queste aree interne a tutti i comuni limitrofi ricadenti nelle stesse condizioni per le motivazioni suddette, per sostenerli evitando così un ulteriore impoverimento con il rischio di spopolamento ed affinché le politiche nazionali e regionali siano sempre più integrate e capaci di promuovere e sostenere lo sviluppo delle comunità locali".

"Non tenere conto delle difficoltà crea una discriminazione fra parti di territorio aventi le stesse caratteristiche, creando una situazione in cui i territori esclusi diventeranno sempre più svantaggiati e difficilmente vivibili e con bilanci di difficile gestione, la cui sostenibilità potrà avvenire solo con il taglio dei servizi, l’adozione della tariffazione massima, se non addirittura con la chiusura dei servizi, a causa del calo costante delle entrate", viene rimarcato.

L'intervento di Bulbi

"Pur essendo una notizia molto positiva la nascita della Snai dell’Appennino forlivese e cesenate non posso non manifestare una forte preoccupazione per i nove Comuni che non sono stati inclusi -. afferma il consigliere regionale Massimo Bulbi -. Questo territorio ha raggiunto l’obiettivo grazie al lavoro congiunto dei Comuni interessati, delle Unioni, della Provincia, della Regione Emilia-Romagna, nonché della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che avevano avanzato la proposta di perimetrare questa nuova Snai di area interna nei 18 comuni che facevano parte delle comunità montane, proposta che purtroppo non è stata accettata integralmente dal Ministero, che ha lasciato fuori i Comuni di Mercato Saraceno, Sogliano, Roncofreddo, Borghi, Sarsina, Dovadola, Modigliana, Meldola, Predappio.

"La scelta – prosegue Bulbi - non ha tenuto conto della situazione reale dei comuni esclusi, ovvero le difficoltà esistenti: la viabilità carente, spesso non sicura; l’assenza spesso della banda larga, con addirittura la non copertura della telefonia mobile; un trasporto pubblico e anche scolastico non in grado di soddisfare le esigenze di tutti i giorni; del fatto che si tratta di territori vastissimi spesso con case isolate, che non consentono di garantire servizi adeguati e di qualità ed inoltre una morfologia territoriale, un'economia e una situazione sociale non diversa dai 9 comuni rientranti nella perimetrazione della Snai e confinanti".

"Non tenere conto di queste difficoltà crea una discriminazione tra parti di territorio con le stesse caratteristiche, creando una situazione in cui i territori esclusi diventeranno sempre più svantaggiati e difficilmente vivibili e con bilanci di difficile gestione, la cui sostenibilità potrà avvenire solo con il taglio dei servizi, l’adozione della tariffazione massima, se non addirittura con la chiusura dei servizi, a causa del calo costante delle entrate. Per tutti questi motivi - conclude il consigliere regionale - ho interrogato la Giunta per sapere quali iniziative di competenza intenda adottare per sostenere maggiormente i comuni dell’appennino forlivese-cesenate esclusi dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, pur avendo le medesime caratteristiche dei comuni limitrofi inclusi e se ritenga opportuno sollecitare il Governo a valutare la possibilità di allargare queste aree interne a tutti i comuni limitrofi ricadenti nelle stesse condizioni per le motivazioni suddette, per sostenerli evitando così un ulteriore impoverimento con il rischio di spopolamento ed affinché le politiche nazionali e regionali siano sempre più integrate e capaci di promuovere e sostenere lo sviluppo delle comunità locali".

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