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Congresso Pd, si parte con la ricandidatura unica di Ancarani. Ma i sindaci sono freddi

Nessun sindaco Pd del territorio, tranne Gabriele Fratto di Bertinoro, ha firmato per l'Ancarani-bis, pur non avendo firmato per altri candidati

La federazione forlivese del Partito Democratico si avvia verso il suo congresso con sul tavolo la candidatura unica, ma a quanto pare non unitaria, di Valentina Ancarani, la segretaria uscente.   Scadevano lunedì mattina i termini per la presentazione delle candidature e, dopo un periodo di fibrillazione all'interno del Pd forlivese, alla fine è “planata” solo quella di Ancarani, mentre per settimane ha tenuto banco l'ipotesi di una candidatura alternativa, da parte del capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Forlimpopoli Enrico Monti, che non si è concretizzata.

La candidatura di Ancarani, tuttavia, nasce già con uno strappo. Nessun sindaco Pd del territorio, tranne Gabriele Fratto di Bertinoro, ha firmato per l'Ancarani-bis, pur non avendo firmato per altri candidati. Insomma, un 'ok' con riserva. Non ne fa mistero il sindaco di Forlì, Davide Drei. Perché non ha firmato la candidatura della segretaria uscente? “Prima di tutto perché nessuno me l'ha chiesto”, esce netto il sindaco. E' un segnale? “E' solo un segnale su come è stata costruita la candidatura”. Drei poi traccia il percorso: “Non si tratta solo della scelta del segretario territoriale, ma di un percorso di congressi di circoli, poi comunali e infine dell'assemblea che sceglierà il segretario”. Percorso che, però, porterà alla riconferma di Valentina Ancarani, in quanto unica candidata. 

Questo farà sì che il dibattito all'interno del Pd sarà più spento? “Al contrario, mi auguro un dibattito vivace, non dobbiamo avere paura della diversità di opinioni – illustra Drei -, non dovranno mancare dibattito, articolazioni di tesi, che infine dovranno trovare rappresentanza negli organi del partito, rappresentativi appunto di una collegialità di idee”. Questo perché, spiega il sindaco, “dobbiamo rilanciare un'idea di partito partecipato, consapevoli che il Pd resta il partito con la maggiore vitalità democratica nel suo interno e che non è certo spaventato dalla diversità, essendo nato con le primarie”.

Ad Ancarani, invece, Drei chiede più impegno su alcuni fronti: “La segretaria dovrà raccogliere un senso collettivo di che cos'è il Pd oggi e come sarà questo partito nei prossimi anni”. E poi: “Mi auguro in futuro anche un rapporto più stretto con gli amministratori locali, i sindaci in primo luogo, la cui voce è quella della concretezza di chi deve realizzare programmi politici. Su questo si può lavorare di più e meglio rispetto agli ultimi anni”. In ogni caso, conclude Drei, alla segretaria territoriale, una volta riconfermata, “spetterà la responsabilità di rappresentare tutte le componenti del territorio del Pd”.

Ora gli iscritti, nelle assemblee congressuali che dovranno svolgersi nei Circoli dal 12 al 22 ottobre, saranno chiamati a discutere le linee programmatiche proposte dalla candidata e ad eleggere i nuovi segretari di Circolo, oltre che il segretario territoriale. Valentina Ancarani, 39 anni, è ricercatrice all’Irst Irccs di Meldola dal 2008. E’ stata eletta alla segreteria territoriale del PD forlivese a novembre 2013, dopo aver svolto un mandato da segretario di circolo e da maggio 2014 è consigliere comunale a Forlì.

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