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Consiglio comunale rimandato, il centrosinistra: "In ritardo su tutto. Rischio esercizio provvisorio"

La segnalazione arriva dai gruppi di centrosinistra in consiglio comunale a Forlì (Partito Democratico, Forlì & Co e Gruppo misto-Italia Viva)

"A quanto ci risulta in queste ore, sarebbe rinviato ad altra data ancora non definita il prossimo Consiglio comunale previsto per l’11 novembre. Sarebbe la terza volta che, per incapacità dell’amministrazione, non si rispetta il calendario e si cerca di recuperare all’ultimo o in ritardo anche atti previsti per legge". La segnalazione arriva dai gruppi di centrosinistra in consiglio comunale a Forlì (Partito Democratico, Forlì & Co e Gruppo misto-Italia Viva). "Peraltro, dopo mesi di giunta Zattini, non è ancora stato presentato il programma di mandato e questo impedisce la conseguente presentazione del documento unico di programmazione, come del bilancio di previsione, col rischio di portare il Comune di Forlì all’esercizio provvisorio", proseguono i consiglieri.

"Il bilancio fin qui è di un’amministrazione non in grado di organizzare il proprio lavoro -affermano i Gruppi di Centrosinistra -. Tre Consigli comunali rinviati, atti presentati all’ultimo, programma di mandato non presentato e zero discussione politica in Consiglio, se non sollecitata dalle opposizioni, dove dominano la propaganda da campagna elettorale, la retorica spicciola e il compiacimento auto-celebrativo degli esponenti della maggioranza a discapito di una più opportuna discussione su questioni importanti e complesse per Forlì. Si tratta di una svolta in peggio che mai ci saremmo aspettati da chi faceva della propria esperienza amministrativa vanto durante la campagna elettorale".

"In questa situazione è solo grazie all’abnegazione e allo sforzo encomiabile degli uffici comunali, ai cui dipendenti e dirigenti inviamo il nostro ringraziamento, se si riesce a mantenere in moto la macchina comunale, evitando un blocco dannoso per la città e i forlivesi. Tuttavia, nonostante la loro dedizione, i dipendenti non possono certo farsi carico del governo di una città di 120.000, una responsabilità che spetta all'Amministrazione - concludono -. A questa chiediamo di assumersi le proprie responsabilità e di attivarsi con la massima urgenza per scongiurare la paralisi dell'ente comunale, verso il quale ci sta conducendo".

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