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Coronavirus, Morrone (Lega): "Rinforzare le terapie domiciliari. Bonaccini cambi marcia"

Così il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna

"Qualcosa si muove anche in Emilia-Romagna. Sembra che la Giunta Bonaccini sia intenzionata ad avviare una valutazione sulle terapie domiciliari per curare i pazienti Covid, riconsiderando anche trattamenti ritenuti efficaci all’inizio dell’emergenza. La sollecitazione è arrivata dal gruppo Lega e in particolare dal consigliere Daniele Marchetti che ha presentato una risoluzione poi approvata. Vedremo se alle promesse della Giunta seguiranno i fatti. E se, soprattutto, la sanità regionale saprà rispondere con celerità ed efficacia all’indispensabile revisione dei protocolli finora osservati, alla luce delle evidenze scientifiche registrate in questi mesi". Così il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

"I ritardi e le carenze organizzative e gestionali del sistema sanitario regionale sono evidenti: a un anno dall’inizio della pandemia non ci si può più nascondere dietro l’emergenza. Il presidente Stefano Bonaccini ha parlato ancora di ‘strette’, di ‘chiusure’ e di ‘numeri preoccupanti’ - prosegue Morrone -. Meglio avrebbe fatto se in questi mesi avesse pianificato l’incremento dei posti letto e delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. E’ dal 2020 che la Lega chiede risposte concrete e non le soluzioni restrittive più facili ma certamente anche disastrose per economia e società. Ci chiediamo cosa significhi la frase di Bonaccini della necessità di una ‘stretta robusta’ per qualche settimana per poi riaprire e non chiudere più. Una promessa già sentita più volte e sempre disattesa. Non ci fidiamo. Bonaccini intraprenda altre strade, è ora di cambiare marcia".

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