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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Covid, Ragni (Fratelli d'Italia): "Vaccini per fascia d'età ad ex malati oncologici, il ministro Speranza sbaglia"

"La filosofia ministeriale, nella campagna vaccinale ha individuato sostanzialmente due categorie di persone: quelle sane e quelle estremamente vulnerabili", afferma Ragni

"Riportiamo il caso di alcune persone che hanno superato problemi tumorali e che nella prima fase pandemica erano stati inseriti nella categoria dei  “pazienti fragili”. In questi giorni sulla base delle nuove linee guida del Ministero della salute queste stesse persone non si sono viste inserire nel piano vaccinale fra gli aventi diritto con priorità. Una corsia preferenziale che viene riservata a chi, gli “ultrafragili”, ha effettuato intervento chirurgico o terminata chemioterapia da meno di 6 mesi, oppure sta effettuando terapie antiblastiche. La filosofia ministeriale, nella campagna vaccinale ha individuato sostanzialmente due categorie di persone: quelle sane e quelle estremamente vulnerabili. Dimenticando, però, che in mezzo a queste due categorie esista tutto un mondo di pazienti con esenzione per patologie e/o per invalidità anche gravi, affetti da malattie croniche, o malati di cancro guariti da alcuni anni, ma potenzialmente a rischio recidiva". A dirlo è Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Forlì-Cesena, responsabile del comprensorio forlivese.

“In pratica, il vaccino è stato inizialmente somministrato a chi, con il codice di esenzione 048 che garantiva il diritto a ricevere gratuitamente, presso le strutture pubbliche o private convenzionate accreditate, tutte le prestazioni sanitarie connesse alle malattie oncologiche , era considerato “paziente fragile”, anche persone in follow up da molti anni. Poi, hanno aggiustato il tiro - prosegue Ragni -. E così molti cittadini, già colpiti da malattie oncologiche che avevano fornito la pre adesione al vaccino, si sono visti rifiutare la priorità e sono stati indirizzati alle prenotazioni per classe di età. Vi sembra giusto? I cittadini hanno subito gli effetti di una scelta ministeriale , dettata alle Regioni e quindi alle varie Ausl, a nostro parere: discutibilissima. Probabilmente motivata dalla necessità di dover utilizzare le minori dosi vaccinali assegnate all'Italia. Ma noi siamo tra quelli che continuano a ripetere che: sulla salute dei cittadini non si può fare economia e che gli errori o le leggerezze gestionali e organizzative hanno o dovrebbero avere un prezzo: le dimissioni dei responsabili. Anche per questo come partito abbiamo chiesto le dimissioni del ministro Speranza".

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