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Crisi in Afghanistan ed emergenza profughi, Forlì & Co: "Il Comune prenda impegni concreti"

Così il gruppo consiliare di Forlì & Co, che ha "apprezzato le dichiarazioni di principio delle assessore Andrea Cintorino e Rosaria Tassinari"

"Chiediamo che venga subito predisposto un Piano di accoglienza che chiarisca di quante persone Forlì è in grado di farsi carico e come si opererà per gestire al meglio" la gestione profughi innescata dalla caduta di Kabul nelle mani dei talebani. Così il gruppo consiliare di Forlì & Co, che ha "apprezzato le dichiarazioni di principio delle assessore Andrea Cintorino e Rosaria Tassinari". "Tuttavia riteniamo che il Comune di Forlì, anche per la sua lunga tradizione di solidarietà verso tutte le persone in stato di necessità, debba prendere impegni espliciti e concreti", viene rimarcato.

Premettono i consiglieri comunali Federico Morgagni e Giorgio Calderoni: "La caduta di Kabul ha concluso l'avanzata dei talebani, che dopo 20 anni dal conflitto del 2001 hanno imposto nuovamente il proprio controllo sul territorio dell'Afghanistan. Quanto si è verificato, nel breve volgere di poche settimane e apparentemente nella sorpresa e sconcerto dei governi occidentali, imporrà alle istituzioni e all'opinione pubblica un approfondito dibattito e una riflessione autocritica, per comprendere l'accaduto e analizzare gli avvenimenti e le scelte che hanno condotto a questi esiti. Tuttavia nell'immediato ciò che è più urgente è evitare una tragedia umanitaria di proporzioni enormi e porre in salvo da ritorsioni e persecuzioni tutti coloro che, per varie ragioni, sono esposti ai pericoli più gravi sotto il regime dei talebani, come donne, giornalisti, persone Lgbt, attivisti politici, persone appartenenti a minoranze religiose e coloro che, in forme diverse, hanno collaborato con le forze occidentali presenti nel Paese".

"E' evidente che l'iniziativa per dare vita a corridoi umanitari e assicurare un ordinato deflusso degli esuli e dei perseguitati dall'Afghanistan e la loro accoglienza nei Paesi che si renderanno disponibili, dovrà essere l'esito di uno sforzo coordinato fra i governi, a cominciare da quelli europei, ma è altrettanto fondamentale che i Comuni, responsabili della gestione dell'accoglienza sui territori, si rendano da subito parte attiva in questa emergenza. Per tale motivo, a nostro avviso, particolarmente opportune sono state le dichiarazione di impegno assunte dall'Anci e dai Sindaci di tantissimi comuni di tutta Italia, di ogni colore politico", concludono.

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