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Crisi in Afghanistan, Marchi (Italia Viva): "Creare una rete di accoglienza e solidarietà". E replica a Portolani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Si è vero il tempo è galantuomo e in questo caso conferma che la consigliera Marinella Portolani è inadeguata al ruolo: addirittura si auto elogia dicendo che “è la storia a darmi ragione”. Anche meno consigliera Portolani, anche meno. Non conosce il significato delle parole che usa e anziché chiedere pubblicamente scusa per aver detto che ritiene necessario un “processo di bonifica della religione islamica”, oggi addirittura rincara la dose usando biecamente il dramma di Kabul per una ridicolta polemica locale, accusandomi di essere “strumentale” per aver rassegnato le dimissioni come suo vice presidente di commissione. 

Cosa c’entro io coi Talebani e soprattutto quanta arroganza occorre per poter paragonare e usare quello che sta accadendo in queste ore in Afganistan per piccole beghe di politica locale? Questa sì che è una polemica strumentale. Si è vero, l’occidente ha compiuto sicuramente tanti errori e l’Europa ha troppo spesso delegato i soli Stati Uniti a gestire le crisi del medio-oriente. La soluzione è sicuramente complicata perché è difficile pensare di esportare la democrazia, ma non si può neppure generalizzare e pensare che tutta la cultura, il mondo e la religione islamica siano rappresentati dai talebani. Non è così e anche la nostra città offre innumerevoli esempi, che purtroppo la Portolani non conosce. Eppure dovrebbe, visto il ruolo. 

Lo sforzo che a mio avviso deve fare il mondo occidentale è quello di stimolare il dialogo interreligioso, la crescita democratica e l’affermazione della parità di diritti. A questo era volto il mio invito ad una visita al Museo di Bertinoro, dedicato appunto al dialogo tra le tre grandi religioni monoteiste. Una perla del nostro territorio, che brilla a livello internazionale Banalizzando questa proposta e il museo, la consigliera di Fratelli d’Italia (in passato vicina al Pd, poi lista civica Zattini, oggi con Giorgia Meloni e domani chissà) dimostra di non conoscere nulla sul tema e sul valore del nostro territorio. Peccato. 

La soluzione quindi non sta certo nelle infelici e reiterate affermazioni della collega di F.d.I. Oggi però non mi interessa alimentare ancora questa inutile discussione. La priorità è un’altra.  Come già abbiamo segnalato a livello nazionale e come ha fatto anche il nostro deputato Marco Di Maio, serve organizzare anche da noi in Romagna e a Forlì terra dell’ospitalità, una rete di accoglienza e solidarietà. Non possiamo far finta di nulla e girarci dall’altra parte.  In attesa di un coordinamento nazionale ed in futuro (speriamo rapido) di una politica estera seria e condivisa a livello Europeo oggi il nostro dovere è quello di aiutare donne, uomini e bambini che fuggono da Kabul. Le polemiche di Marinella Portolani  (che su questo non ha nulla da dire, purtroppo) sono fuori luogo e l’ultimo dei problemi". 

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