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Crisi in Afghanistan, mozione di Fratelli d'Italia: "Attivare i servizi sociali a sostegno dei profughi in arrivo"

"L’Afghanistan - evidenziano Minutillo, Portolani e Lasaponara - sta vivendo una situazione veramente surreale e drammatica"

 Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia composto dal capogruppo Davide Minutillo, Marinella Portolani e Francesco Lasaponara ha presentato una mozione "affinché le strutture comunali si attivino per rendersi disponibili a prestare ospitalità alle famiglie di chi ha collaborato per 20 anni con l'Ambasciata Italiana e con il nostro Contingente Militare in Afghanistan. Espongono i consiglieri comunali: "Crediamo che l’ospitalità vada realizzata nei confronti delle persone che realmente sono in pericolo di vita e questo si sposa perfettamente con la linea portata avanti in questi anni dal nostro gruppo, poiché  abbiamo sempre chiesto e preteso un controllo dell’immigrazione affinché venissero tutelate le persone che fossero veramente meritevoli e destinatari di accoglienza e aiuti facendo una chiara e netta distinzione con quelli irregolari. Si tratta in questo caso di traduttori, interpreti, autisti, inservienti e baristi. Personale che ha collaborato per due decenni con le nostre autorità in Afghanistan. Per loro e le rispettive famiglie l’Italia ha riservato una via d’uscita tramite l’Operazione “Aquila Omnia” Coordinata dal Comando Operativo di Vertice Interforze che ha allestito un ponte aereo che sta portando qui in Italia tante persone che chiedono aiuto".

"L’Afghanistan - proseguono Minutillo, Portolani e Lasaponara - sta vivendo una situazione veramente surreale e drammatica dove molte famiglie che si sono opposte al regime estremista islamico collaborando con le forze occidentali rischiano di rimanere vittime delle ritorsioni dei Talebani. In attesa che la Comunità internazionale definisca una policy chiara sull’accoglienza di queste persone, noi chiediamo che il Comune di Forlì, in linea con quanto finora realizzato per accogliere altre persone richiedenti asilo, dovrà offrire la propria disponibilità a collaborare con il Governo per realizzare quanto si renda necessario al fine di garantire, nella nostra Città, percorsi di integrazione pieni e duraturi per queste persone e le loro famiglie. Crediamo che i servizi sociali e tutti gli uffici preposti debbano attivarsi e mettersi a disposizione già da ora con la prefettura e il ministero dell’interno per definire quali sono le possibilità e le risorse che possiamo mettere in campo, al fine di preparare per tempo il percorso di accoglienza e per elaborare una strategia locale che dovrà integrarsi in un più ampio piano nazionale ed internazionale.   Per questo abbiamo presentato una mozione, aperta a tutti coloro che vorranno sottoscriverla, al fine di confermare la generosità e l’accoglienza del nostro territorio nei confronti di chi ha messo a repentaglio la propria vita per supportare la nostra Nazione ed ora si trova sotto minaccia di morte.  Occorre una risposta salda e sicura come Paese e noi forlivesi vogliamo essere coinvolti in prima persona su questo temi perché ci teniamo al nostro Paese".

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