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Da Forlì alla Camera: gli studenti dell'Itc Matteucci interrogano i deputati romagnoli

Attenzione è stata rivolta anche ai temi sociali, con la consapevolezza di essere in una società multietnica che ancora stenta a riconoscere pari diritti a tutti i suoi componenti

Domande precise e puntuali, a cui non era possibile sottrarsi, quelle poste dalla delegazione di una ventina di studenti della quinta classe dell’ITC Matteucci di Forlì ospiti dell’onorevole Bruno Molea (Scelta Civica) insieme a Marco di Maio ed al cesenate Enzo Lattuca, mercoledì alla Camera dei Deputati. Dopo una breve visita a Montecitorio, i ragazzi si sono intrattenuti con i parlamentari forlivesi ponendo l’attenzione sui grandi cambiamenti che riguardano il governo del territorio, a partire dall’abolizione delle province fino a toccare la riforma del Titolo V della Costituzione, nella ridefinizione del rapporto Stato-Regioni.

Alla preoccupazione per le sorti del territorio, denunciata dagli studenti attraverso le vicende dell’aeroporto di Forlì, delle sue imprese eccellenti (riferendosi anche alla fragilità del patrimonio ambientale sotto il profilo idro-geologico), Molea ha risposto mettendo in luce le possibilità di rilancio sotto il profilo economico che sono al centro dell’attività legislativa del Parlamento in questi giorni. Dal pagamento dei debiti dello Stato alle imprese fino alle misure per valorizzare la centralità dell’industria turistica proprio in Romagna, importante risorsa per dare impulso all’economia dell’intero territorio, che può avere un attore strategico anche nel rinnovato ruolo dell’Aeroporto Ridolfi, affidato al reperimento di un nuovo gestore.

Infine, attenzione è stata rivolta anche ai temi sociali, con la consapevolezza di essere in una società multietnica che ancora stenta a riconoscere pari diritti a tutti i suoi componenti: a favore di questa Molea ha riportato la proposta della cosiddetta “cittadinanza sportiva” (atleti non italiani di meno di 18 anni che siano regolarmente residenti in Italia dai 10 anni, possono essere tesserati in società sportive delle federazioni o in associazioni di promozione sportiva con le stesse procedure dei cittadini italiani), fino ad arrivare all’ipotesi che coloro che nascono in territorio italiano abbiano diritto alla cittadinanza italiana.

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