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Ddl concorrenza, le perplessità dei notai: " 'A rottamare le tutele noi non ci stiamo"

"Il notaio - viene ricordato è un professionista appositamente formato, tramite selezioni durissime ed altamente specialistiche, ed è a sua volta oggetto di una molteplicità di controlli incrociati derivanti dalla funzione pubblica ad esso affidata"

 I Notai dei Distretti Riuniti di Forlì e Rimini esprimono forti perplessità e dissentono dal "Ddl Concorrenza" da ultimo approvato in Consiglio dei Ministri, nella parte in cui si attribuisce agli avvocati la facoltà di autentica di alcune tipologie di atti di trasferimento immobiliare. "Le nostre perplessità - dichiarano - non sono legate all'allargamento della competenza di autentica a favore di un’altra stimabile categoria professionale, bensì alle conseguenze, che tale scelta comporterebbe, sul sistema di tutele che oggi lo Stato garantisce attraverso i suoi Pubblici Ufficiali".

"Infatti - sottolineano - il mancato filtro- preventivo, contestuale e successivo - al trasferimento immobiliare, ora garantito dallo Stato attraverso i notai,  non solo minerebbe l'affidabilità dei Pubblici Registri e quindi la certezza del proprio acquisto, ma esporrebbe il cittadino al rischio di un crescente contenzioso, che invece oggi si attesta su percentuali infinitesimali: lo 0,0029% delle transazioni, a fronte di percentuali 50 volte maggiori nei Paesi, come gli Stati Uniti, in cui le transazioni immobiliari non sono affidate ai notai".

"Il notaio - viene ricordato è un professionista appositamente formato, tramite selezioni durissime ed altamente specialistiche, ed è a sua volta oggetto di una molteplicità di controlli incrociati derivanti dalla funzione pubblica ad esso affidata. Risponde del suo operato, non solo in prima persona, ma anche tramite un "fondo di garanzia" che mette al riparo il cittadino da qualsiasi possibile errore. Segue il cliente già dalla prima fase delle operazioni, attraverso gli accertamenti ipotecari e catastali preventivi fino agli adempimenti pubblicitari successivi alla stipula, quali la trascrizione e la voltura dell’atto, ed è altresì  responsabile della tassazione degli atti da lui ricevuti o autenticati e del pagamento delle imposte in favore dell'Agenzia delle Entrate".

"Invece - viene aggiunto - nel Ddl Concorrenza tutte queste attività, inclusi i controlli preventivi e gli adempimenti successivi, ricadrebbero esclusivamente sul cittadino, senza peraltro alcuna concreta prospettiva di risparmio. Non si dimentichi che la qualifica di ‘pubblico ufficiale’ dal Notaio garantisce altresì la "terzietà" della sua posizione nei confronti  delle parti, assicurando anche ai cittadini meno abbienti una adeguata tutela ed assistenza". Per tutti questi motivi, i notai di Forlì e Rimini, ribadendo "il contenuto fondamentale del giuramento di fedeltà prestato al momento del proprio insediamento, si dichiarano "pronti, come sempre, ad osservare le Leggi dello Stato e ad adempiere con coscienza ai doveri inerenti al proprio Ufficio, ma al contempo sottolineano la necessità che la tutela della proprietà privata - sancita dall'art. 42 della nostra Costituzione - continui ad essere garantita dallo Stato stesso, attraverso i propri Pubblici Ufficiali".

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