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Decreto 'rave', Morrone (Lega): "Stop all'illegalità e alla droga, non ai raduni musicali"

“Sì convinto” della Lega al cosiddetto ‘decreto rave’. Lo ha dichiarato il deputato Jacopo Morrone in Aula alla Camera

“Sì convinto” della Lega al cosiddetto ‘decreto rave’. Lo ha dichiarato il deputato Jacopo Morrone in Aula alla Camera, toccando i due aspetti principali disciplinati dal provvedimento: rave party illegali e ergastolo ostativo. “Chi critica dimentica strumentalmente di specificare che i rave party sono illegali e clandestini e che giammai possono essere scambiati per un’innocente legittima voglia di divertirsi e fare musica. Non c’è nulla di innocente, infatti, in questi raduni abusivi, un business per gli organizzatori che, senza alcuna autorizzazione, invadono e devastano luoghi privati o pubblici, senza preoccuparsi di osservare alcuna norma igienica e sanitaria, mettendo a repentaglio l’incolumità di centinaia o migliaia di persone. Il business riguarda anche lo smercio di alcool e droghe con conseguenze anche tragiche come abbiamo ripetutamente visto. Enrico Letta ha affermato che questo provvedimento è liberticida. Incredibile. Ci sembra difficile, infatti, scambiare per libertà lo spregio per le leggi, la clandestinità, l’attacco alla proprietà privata, le violenze, l’abuso di droghe e lo sballo”, attacca Morrone.

“Anche l’Italia, finalmente, - aggiunge Morrone - come altri paesi europei arriva a regolamentare i rave party, prevedendo un reato che riguarda l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, per realizzare un raduno musicale o di intrattenimento che determini pericoli concreti per la salute e per l’incolumità pubbliche a causa dell’inosservanza delle norme di sicurezza e sanità, tra cui quelle in materia di sostanze stupefacenti. L’obiettivo è quindi un’azione di deterrenza nei confronti degli organizzatori, garantendo alle forze dell’ordine e alla magistratura di poter intervenire con uno strumento adeguato. Pd e sinistra non hanno ancora compreso che la stragrande maggioranza degli italiani non ne può più di vedere che c’è chi rispetta leggi e regole e chi invece può non farlo garantito dal lassismo a senso unico dei soliti noti. Qui nessuno vuole vietare raduni e manifestazioni musicali, basta che escano dalla clandestinità e dall’illegalità”.

“Significativo anche il passo in avanti nell’introduzione di una nuova disciplina sulla ostatività. Ci ha guidato - afferma Morrone - la consapevolezza di toccare temi delicati intervenendo sugli autori di delitti e reati gravissimi dovendo garantire al Paese la fermezza delle Istituzioni e la sicurezza rispetto a qualunque rischio di reiterazione di attività criminali tra le più pericolose e ripugnanti. Abbiamo così superato la disciplina dichiarata incostituzionale del ‘fine pena mai’ senza tuttavia mostrare alcun cedimento nella lotta contro la criminalità organizzata e la mafia. La maggioranza di centrodestra ha dunque imboccato la strada giusta con coerenza, ragionevolezza e capacità di mediazione”.
 

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