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Defibrillatori obbligatori, appello dei Giovani Comunisti: "Anche Forlì si deve adeguare"

Rendere obbligatori i defibrillatori nei luoghi affollati. E' quanto richiede Rifondazione Comunista-Giovani Comunisti di Forlì. "La notizia della morte di Raffaele Polidori ha sconvolto tutta la città"

Rendere obbligatori i defibrillatori nei luoghi affollati. E' quanto richiede Rifondazione Comunista-Giovani Comunisti di Forlì. "La notizia della morte di Raffaele Polidori ha sconvolto tutta la città lasciandoci completamente distrutti. Continuano queste morti di giovani che, per motivi di varia natura, si accasciano nel pieno della loro gioventù mentre inseguono la propria passione - evidenziano i Giovani Comunisti -. Questo non deve più accadere.

Rifondazione Comunista-Giovani Comunisti di Forlì ritiene "che si debba adottare un protocollo ormai utilizzato anche in molte città del mondo, ovvero quello di obbligare locali e luoghi generalmente più affollati di dotarsi di un defibrillatore. Un defibrillatore ha un costo di circa mille euro, quelli di ultima generazione determinano, se necessaria, la scarica e dosano il livello di energia in modo automatico, senza l’ausilio di una persona specializzata".

"E nella maggior parte dei casi di arresto cardiaco, se l’intervento avviene in modo molto rapido, è l’unico e fondamentale sistema per salvare una vita - aggiungono i Giovani Comunisti -. Chiediamo quindi che il Comune si adoperi per rendere obbligatoria questa tecnologia su tutto il nostro territorio affinchè questi drammi non si ripetano più.

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