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Di Maio (IV): "Ben venga Esselunga a Forlì, ma senza cambiare le carte urbanistiche in tavola"

"Ben venga "Esselunga" sul territorio forlivese. Il punto non è essere contro questo grande marchio, orgoglio del nostro sistema produttivo nazionale e che, giusto per ricordarlo, non è il proprietario dell'area"

"Ben venga "Esselunga" sul territorio forlivese. Il punto non è essere contro questo grande marchio, orgoglio del nostro sistema produttivo nazionale e che, giusto per ricordarlo, non è il proprietario dell'area ma un soggetto che vi si collocherebbe eventualmente qualora l'area venisse edificata. Il punto è se sia corretto o meno cambiare le carte in tavola di un'area che da un decennio ha una specifica destinazione d'uso con determinati parametri, in base ai quali tutti gli imprenditori si sono organizzati assumendo personale, facendo investimenti e programmando le proprie attività in base alle regole del gioco che sono state stabilite. L'Amministrazione comunale si fermi o rischia di creare un pericoloso precedente": lo afferma il parlamentare Marco Di Maio, a proposito del dibattito apertosi sul futuro dell'area commerciale di via Bertini a Forlì. 

"È giusto cambiare le regole del gioco in corsa? - si domanda il parlamentare - È giusto motivare questa scelta dicendo che chi è contrario è al soldo dei presunti "poteri forti" o contrario alla concorrenza? È giusto autorizzare nuove aree che fino ad oggi avevano un'altra destinazione quando ce ne sono altre esistenti e altre in progetto, già dotate dei permessi necessari per essere edificate che potrebbero ospitare nuovi operatori commerciali come "Esselunga"? Per me no"

"Credo che impostare la discussione su un progetto così impattante come una contrapposizione tra "destra e sinistra" - aggiunge il parlamentare - sia il modo più sbagliato per affrontare questa discussione. Così come lo è impostare il tutto in una logica di conflitto nei confronti di altri operatori che assicurano già ora centinaia e centinaia di posti di lavoro (migliaia se consideriamo l'indotto), investimenti e ricchezza che sta sul territorio. L'Amministrazione comunale si fermi e cerchi altre soluzioni".

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