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Rosaria Tassinari si dimette da assessore. Il sindaco: "Disaccordo di Biondi, ma Forza Italia mi sostiene"

L’assessora, infatti, in una conferenza stampa ha annunciato che lascerà l’incarico di referente del Welfare dopo che è stata eletta, nelle ultime elezioni, deputata per Forza Italia

Le dimissioni di Rosaria Tassinari dalla giunta di Forlì sono ora ufficiali. L’assessora, infatti, in una conferenza stampa ha annunciato che lascerà l’incarico di referente del Welfare dopo che è stata eletta, nelle ultime elezioni, deputata per Forza Italia. Non c’è incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di deputato, ma – spiega – “ho ritenuto che non fosse serio mantenere entrambi i ruoli, il mandato da parlamentare mi porterà ad essere spesso fuori, non permettendomi di seguire l’assessorato in modo adeguato”. Prima di lasciare ha quindi ringraziato sindaco (“Ha il pregio di dare ampia autonomia agli assessori”, dice) e i dipendenti in forza al suo assessorato.

Da parte sua rinforza il sindaco Gian Luca Zattini: “Ha svolto per tre anni e mezzo un ruolo difficilissimo. E’ stata apprezzata, ben voluta ed ora rimpianta da tante realtà, dalle associazioni ai singoli cittadini che hanno avuto a che fare con lei. Con Rosaria abbiamo cercato di essere al servizio di tutti, spostando l’attenzione dai progetti generali alle persone. Forlì è la città del Terzo Settore e Rosaria è riuscita a coinvolgere tutti”. Però anche Zattini riconosce che “è un assessorato che necessita di un impegno quotidiano ed è impossibile un duplice ruolo”.

Lite in Forza Italia

E se l’addio di Rosaria Tassinari era già ampiamente prevedibile, lo è meno la tempesta politica scoppiata sulla sua sostituzione in giunta, che vede ora spaccato il suo partito, Forza Italia. I berlusconiani, infatti, restano presenti in giunta con Giuseppe Petetta, assessore alla Mobilità e Ambiente. Ma la riduzione di un assessore (da 2 a 1) non va giù a Lauro Biondi, capogruppo di Forza Italia, che ha ventilato con una conferenza stampa l’uscita dalla maggioranza consigliare. Di avviso del tutto opposto, invece, i vertici del suo partito, col coordinatore regionale Enrico Aimi e il commissario provinciale Giuseppe Bettini, che hanno rinnovato piena fiducia a Zattini e il loro sostegno all’operazione in corso.

Il rimpasto di giunta

Operazione che è più vasta della sola uscita di Tassinari. Tra pochi giorni, infatti, dovrebbero entrare due nuovi assessori: Marco Catalano (in rappresentanza di Fratelli d’Italia, partito di maggioranza non presente finora nella stanza dei bottoni del palazzo comunale) e Barbara Rossi (in rappresentanza del gruppo consigliare ‘Centrodestra per Forlì’), che conta tre consiglieri, che si sono aggregati intorno all’ex di Fdi Davide Minutillo. Probabile anche un rimpasto di deleghe anche agli attuali assessori. In questo risiko, per Biondi c’è anche uno scoglio specifico sulla persona di Catalano, che è attualmente consigliere comunale per Fratelli d’Italia ma eletto nelle liste di Forza Italia nel 2019. Le sue dimissioni da consigliere per diventare assessore daranno il via libera all’ingresso in consiglio del primo dei non eletti, vale a dire Fabrizio Ragni, anche lui nel frattempo passato ai meloniani. Una staffetta inaccettabile per Biondi.

La replica a Biondi

Né per Tassinari, né per il sindaco, però, la minaccia di Lauro Biondi ha sortito effetto. “Le mie dimissioni sono condivise dai vertici di Forza Italia, i responsabili regionale Aimi e provinciale Bettini. Se il sindaco si ricandiderà, come Forza Italia saremo a fianco a lui, in una logica di continuità e di contrasto alla sinistra, dice Tassinari. 

Biondi rilancia: "Rimpasto, non sarà tutto come prima"

E aggiunge il sindaco: “Anche il ministro Anna Maria Bernini, con cui ci sentiamo spesso, mi ha confermato la totale adesione al progetto amministrativo di Forlì. Col partito Forza Italia non ci sono problemi, il cittadino Biondi ha tutto il diritto a essere in disaccordo, se ha dei mal di pancia, ma Forza Italia mi ha rappresentato totale soddisfazione per le scelte fatte in passato e per quelle che faremo nell’immediato futuro”.

Zattini, infine, guarda all’ultimo scampolo di quinquennio con fiducia, in quanto con Tassinari avrà a Roma l’appoggio diretto di chi, fino a qualche giorno prima, era sulla sua compagine di governo della città: “Ma non solo Rosaria, ma anche Jacopo Morrone, Alice Buonguerrieri e Gloria Saccani, che è stata eletta a Forlì. E’ importante che Forlì possa contare su un così nutrito gruppo di parlamentari di maggioranza”.

Il bilancio dell'ex assessora Tassinari

Tassinari ha infine colto l’occasione per tracciare il bilancio dei suoi tre anni di guida del Welfare cittadino. L’assessorato, come comune capofila del distretto socio-sanitario, ha ottenuto finanziamenti sul fronte dell’assistenza per 6,2 milioni di euro dal Pnrr. Nel supporto alle famiglie, inoltre, ricorda diverse iniziative: dal prestito sociale che ha visto erogare 419 mila euro, con un importo medio a famiglia pari a 3.491 euro (con 120 beneficiari), ai buoni spesa per un

Ntotale di 5.179 beneficiari dal 2020 e l'erogazione di 1,5 milioni di euro. Aiuti anche sul fronte dei contributi per l'affitto, che vedono 1.391 famiglie aiutate per un totale di 1.750.000 euro (di cui 662mila a carico del Comune). 

Numeri consistenti anche per il supporto agli anziani: e disabili per esempio i  1.575.743 euro per gli assegni di cura agli anziani (a carico del fondo regionale per la non autosufficienza e la Fondazione Carisp) per 1.240 beneficiari.  Si aggiungono i 281mila euro nel triennio per l'inclusione sociale delle persone con disabilità e i 114mila euro di contributi alle associazioni con progetti a favore degli anziani, sempre nel triennio.

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Nella foto Rosaria Tassinari con il sindaco Zattini

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