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Dimissioni di Bulbi, il PdL: "Nelle trattative saremo più deboli"

La Provincia molto probabilmente nelle prossime settimane marcerà verso un processo di fusione con le vicine Rimini e Ravenna. Un processo delicato che sarà da gestire

Con l'annuncio delle dimissioni del presidente della Provincia Massimo Bulbi “deve comunque essere evidente a tutti  che con l ‘addio del Presidente prima della scadenza naturale, la nostra Provincia si presenterà al confronto con quelle di Rimini e Ravenna, senza la forza di un Presidente e di un consiglio eletto, cosa che potrebbe vederci penalizzati ancor più pesantemente di quanto non accada già oggi (Fiere, Sanità , Aeroporti, Viabilità ecc)”: Stefano Gagliardi, coordinatore provinciale del PdL  torna sul tema.

La Provincia molto probabilmente nelle prossime settimane marcerà verso un processo di fusione con le vicine Rimini e Ravenna. Un processo delicato che sarà da gestire. “Sulla stampa continuano a campeggiare i processi ed i giudizi relativi alle esternazioni di Bulbi. Non posso che ribadire il fatto che in un momento di grave crisi qual è quello attuale, dove la coesione sociale e la collaborazione, quantomeno fra le istituzioni, dovrebbero essere un dato scontato, non si può che rimanere perplessi di fronte a quanto sta accadendo nei partiti di maggioranza”.

Ancora Gagliardi: “Evidentemente oggi tutto il resto passa in secondo piano, dalla necessità di  ridurre la burocrazia, migliorare i servizi, snellire le procedure e razionalizzare i costi, mettendo al centro dell’interesse i cittadini. Si continua con la logica dei campanili evidentemente pensando  già alle elezioni del 2013;  purtroppo per noi, invece,  la nuova definizione di modelli di governo non può prescindere da seri approfondimenti piuttosto che da annunci fine a sé stessi”.

Per Gagliardi sarebbe meglio, invece, la Regione Romagna: “Del resto, le tre province di FORLI'-CESENA, RAVENNA, RIMINI, sono già una entità regionale, una regione Romagna di fatto, quella Regione da sempre contrastata dai partiti di maggioranza la cui realizzazione avrebbe invece  risolto molti dei problemi che si stanno affrontando ora in maniera confusionaria ed  in ordine sparso. Di certo con una maggioranza così spaccata sia fra i partiti della coalizione, che all’interno dello stesso partito maggior azionista, il PD, sarà difficile riportare il dibattito sui contenuti piuttosto che sul contenitore”.

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