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Napolitano si è dimesso dopo quasi 9 anni: il ricordo della visita a Forlì di 4 anni fa

Si è dimesso alle alle 10.35 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo quasi 9 anni di mandato, che fanno di lui l'unico Presidente della storia della Repubblica rieletto al Quirinale. Per i forlivesi il 7 ed 8 gennaio del 2011 furono due giorni di grande emozione, quando il Presidente fu in visita in città

Si è dimesso alle alle 10.35 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo quasi 9 anni di mandato, che fanno di lui l'unico Presidente della storia della Repubblica rieletto al Quirinale. Per i forlivesi il 7 ed 8 gennaio del 2011 furono due giorni di grande emozione, quando il Presidente fu in visita in città, in occasione delle celebrazioni per il 150esimo dell'Unità d'Italia. Napolitano in quell'occasione incontrò le autorità, fece un passaggio in consiglio comunale e poi il bagno di folla in piazza Saffi.

Napolitano in consiglio comunale toccò vari temi, tra cui quello dell'Unità d'Italia spiegando che "non c'è niente di più lontano da me che fare una celebrazione retorica, idilliaca e acritica". Quindi il passaggio politico più saliente: lo Stato Centrale è stato un "vizio d'origine" dell'Unità d'Italia. Vizio d'origine a cui si è posto rimedio con la Costituzione e la riforma del titolo V della Costituzione, ha ricordato Napolitano: "Si è ragionato per tutti i successivi 150 anni dell'Unità d'Italia" sul "superamento di un vizio d'origine dell'unità, che è lo Stato centrale". E ancora: abbiamo ereditato l'Italia "con le sue tare, ma di generazione in generazione è stato portata ai primi posti nel mondo". Nel suo excursus storico ha fatto riferimento anche al sindaco Roberto Balzani, nella sua veste di storico e studioso. "Il vostro sindaco è stato particolarmente apprezzato nelle celebrazioni a Parigi, lo posso testimoniare".

La visita di Giorgio Napolitano a Forlì

Il deputato del Pd Marco Di Maio, che strinse la mano al Presidente proprio in occasione della visita a Forlì, ricorda dell'ormai ex capo dello stato come "un esempio asssoluto per chiunque abbia l'ambizione di servire il proprio Paese, il bene comune, le nostre istituzioni repubblicane, dal più piccolo dei Comuni al parlamento italiano. "Ho ancora vivo negli occhi le immagini della visita del presidente Napolitano a Forlì e l'affetto con cui i romagnoli lo accolsero, l'emozione del teatro "Fabbri" gremito di pubblico, la solennità di quel momento celebrativo dei 150 anni dell'Unità nazionale di cui Napolitano, con la sua autorevolezza e il suo prestigio, è stato garante e infaticabile promotore".

"Voglio ringraziare il Presidente Napolitano, secondo me e' stato un grande Presidente e credo che questa sia anche l'opinione prevalente anche tra i cittadini italiani - ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -. Napolitano ha guidato il paese in un momento drammatico - ha aggiunto Bonaccini- credo che abbia fatto bene in questi anni e credo che il gesto delle dimissioni sia un gesto in linea col personaggio ora si tratta di fare la migliore scelte possibile per il paese". Bonaccini si dice d'accordo con le parole di Matteo Renzi. "Serve un arbitro, non un giocatore, pero' un arbitro che diriga le squadre in campo". Poi, a domanda, Bonaccini ha aggiunto: "non mi spaventa un politico al Quirinale".

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