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Diritti Umani, 30 novembre 1786: quando la Romagna Toscana abolì la pena di morte

Una ricorrenza importante che è stata celebrata nel corso dell'ultimo Consiglio comunale

Era il 30 novembre 1786, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo abolì, per la prima volta nella storia mondiale, la pena di morte e la tortura nei territori del Granducato. "Tredozio e i Comuni della Romagna Toscana, all’epoca territorio sotto il controllo toscano, furono uno dei primi luoghi al mondo dove si rifiutava la morte come strumento punitivo ed è un onore oggi portare l’eredità di un popolo che, per primo, diede l’avvio a un percorso di umanità di cruciale importanza", ricorda il sindaco Simona Vietina.

"Una ricorrenza importante che abbiamo scelto di celebrare nel corso dell'ultimo Consiglio comunale e che assume una valenza ancora maggiore se pensiamo che oggi in ancora 58 Stati del mondo la pena capitale è ancora praticata legalmente, nonostante non ne sia mai stato dimostrato il valore deterrente e non permetta la riabilitazione del condannato, così come la tortura viene ancora tristemente messa in atto in decine di Paesi - prosegue -. Nonostante si parli di “esecuzioni umanitarie”, con metodi che non inducono alla sofferenza il condannato, è evidente che, non esiste e mai potrà esistere un modo “umano” per privare una persona della propria vita".

Conclude il primo cittadino: "Mi auguro che la strada intrapresa dal Granduca Pietro Leopoldo che consente oggi a Tredozio di festeggiare i 252 anni di liberazione da pratiche barbare e disumane come la pena di morte o la tortura possa presto raggiungere tutti quei luoghi dove le persone sono ancora vittime di omicidio di stato, di violenze fisiche e psicologiche istituzionalizzate. La vita va difesa e tutelata, sempre e comunque".

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