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Documentario turistico senza Forlì, Europa Verde: "Basta con le litanie. E' selezione naturale"

Europa Verde Forlì interviene sul dibattito che si è acceso dopo la messa in onda su una tv nazionale tedesca del documentario sull'Emilia Romagna senza la città mercuriale

"Forlì non è tra le 50 mete turistiche comprese nel film promozionale della Regione per il mercato tedesco. Ed ecco puntuali i lai e lo stracciarsi le vesti di tutti che lamentano, a loro dire, una ingiusta e immotivata esclusione. Questi atteggiamenti da Calimero sono del tutto inutili e non riescono a coprire la realtà che è costituita dall' assenza di politiche di valorizzazione dei nostri beni culturali e delle bellezze storiche, paesaggistiche e ambientali del nostro territorio. E questa è una situazione non di oggi, viene da lontano: alcuni ricorderanno un significativo articolo del grande giornalista Fabio Isman il cui titolo di più di un decennio fa recitava "A Forli' non mi diverto, non c'è più un museo aperto"".  Maria Grazia Creta, portavoce di Europa Verde Forlì, Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi, coportavoce Europa Verde Forlì Cesena, intervengono sul dibattito che si è acceso dopo la messa in onda su una tv nazionale tedesca del documentario sull'Emilia Romagna, di 90 minuti, riguardante ben 50 località regionali, realizzato con il coordinamento della Regione Emilia Romagna, tramite il coordinamento della società per il turismo Apt Servizi (che ha specificato di non aver finanziato il documentario).

"E con i musei chiusi, con attività culturali che non riescono ad avere un orizzonte più ampio della città, neppure della provincia, divisa in due da logiche esclusivamente campanilistiche, con un Parco Nazionale incapace di uscire dal tran tran di una logica localistica di 2 regioni interessate solo a operazioni di piccolo cabotaggio e prone agli interessi dei cacciatori, con autoconsolatori vanti di "eccellenze" che a 30 chilometri nessuno conosce dove si pensa di andare? - proseguono gli esponenti di Europa Verde -. In troppi poi hanno creduto che bastassero le mostre al San Domenico, a cui hanno attribuito un interesse "nazionale", non rendendosi conto che di grandi esposizioni d'arte è piena l'Italia e soprattutto che quanto viene esposto non ha più nulla a che fare col nostro territorio, non ne approfondisce la conoscenza, non ne mostra bellezza e storia e che che non lo valorizza in modo duraturo e permanente : finita la grande mostra nulla resta. Basta dunque con le litanie con cui si elencano eccellenze e tesori ingiustamente negletti quando i primi a non fare nulla sono proprio coloro che di queste cose dovrebbero occuparsi prioritariamente, con un lavoro di lunga lena, sostenuto da progetti solidi e studiati approfonditamente, con l'apporto di esperti e scienziati e con la partecipazione reale dei cittadini".

"Il Pnrr poteva servire a questo ma, almeno per Forlì, se ne stanno buttando i soldi in opere prive di senso e prospettiva. Così facendo è sicuro, non saremo presenti neppure nel prossimo filmato - concludono -. Infine invitiamo caldamente il sindaco Gian Luca Zattini di non cadere nel ridicolo, facendo realizzare a spese del contribuente, un filmato autocelebrativo: assomiglierebbe a quegli scrittori mancati che stampano a spese proprie un libro che nessun editore vuole pubblicare e le cui copie, senza lettori, finirebbero per ingombrare cantine o garage".

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