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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Referendum, Biguzzi e Pirini (Italia Viva): "Ecco perché bisogna votare 5 volte sì"

I Coordinatori provinciali di Italia Viva, Sara Biguzzi e Tommaso Pirini, sottolineano l’importanza di votare Sì ai 5 quesiti

Domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23, si terrà il referendum sulla giustizia. I Coordinatori provinciali di Italia Viva, Sara Biguzzi e Tommaso Pirini, sottolineano l’importanza di votare Sì ai 5 quesiti: “Abbiamo la possibilità di avere una giustizia più giusta e efficiente, senza correnti e davvero uguale per tutti.”

REFERENDUM N.1 - SCHEDA ROSSA
Abolizione della legge Severino. "Votando sì al primo quesito si sceglie di abolire la norma che prevede l’incandidabilità e la cessazione dall'incarico di persone condannate a pene di determinata entità per reati non colposi", dicono da Italia Viva. Perché votare sì? "La scelta degli eletti spetta ai cittadini, non alla magistratura. È una questione di giustizia e legalità, ma soprattutto di democrazia: riaffermiamo la piena separazione dei poteri". 

REFERENDUM N.2 - SCHEDA ARANCIONE
Riforma della custodia cautelare. "Votando sì al secondo quesito si sceglie di abrogare la norma del codice di procedura penale relativa alle esigenze cautelari nella parte che prevede il pericolo di reiterazione del reato" Perché votare sì? "Questa esigenza è per lo più basata su un giudizio soggettivo, generalmente privo di adeguata motivazione, quasi sempre sfornito di prove concrete. Abolirla significa evitare che siano messe in carcere persone che, al termine dei processi, risultano essere innocenti", dicono Biguzzi e Pirini

REFERENDUM N.3 - SCHEDA GIALLA
Separazione delle funzioni. "Votando sì al terzo quesito si delinea la netta separazione delle funzioni di giudici e pubblici ministeri: il magistrato dovrà necessariamente scegliere fra funzione giudicante e requirente e non potrà cambiare". Perché votare sì? Lo spiegano gli esponenti di Italia Viva: "Assicurare la netta separazione delle funzioni tra giudici e pubblici ministeri significa compiere un primo passo verso un’effettiva terzietà del giudice, e assicurare così una giustizia più giusta".

REFERENDUM N.4 - SCHEDA GRIGIA
Equa valutazione dei magistrati nei consigli giudiziari. "Votando sì al quarto quesito si riconosce ai rappresentanti dell’università e dell’avvocatura il diritto a valutare la professionalità e la competenza dei magistrati all’interno dei consigli giudiziari". Perché votare sì? "Oggi sono i magistrati a valutare altri magistrati, cosa che favorisce logiche corporative e rende poco affidabili le valutazioni. Dobbiamo restituire efficienza e credibilità all’ordinamento giudiziario".

REFERENDUM N.5 -  SCHEDA VERDE
Elezione dei togati del CSM. "Votando sì al quinto quesito si abolisce la norma che prevede l’obbligo di raccolta firme per la presentazione delle candidature al CSM. La magistratura non può e non deve essere sotto il controllo delle correnti. Votando sì, anche chi non è iscritto a una corrente potrà candidarsi e aspirare ad essere eletto nel CSM" dicono Pirini e Biguzzi

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