Economia: sanzioni alla Russia, la preoccupazione di Morrone (Lega)

"Un boomerang dagli effetti incalcolabili. Un giro d'affari di milioni di euro che oggi rischia tutto. L'adozione di sanzioni nei confronti del Governo Russo mette a repentaglio lo sforzo imprenditoriale di centinaia di aziende romagnole il cui fatturato rischia di colare a picco a causa della politica punitiva promossa dall'asse Usa-Ue" - manifesta preoccupazione il Segretario della Lega Nord, Jacopo Morrone, sugli effetti dell'embargo russo - "non si contano più le aziende romagnole, un tempo tra i principali interlocutori del mercato russo, oggi a rischio chiusura a causa del protrarsi di misure restrittive che congelano le esportazioni verso Mosca." 

"Fiori all'occhiello dell'export romagnolo - come il calzaturiero, l'agroalimentare, la pelletteria, l'edilizia, la nautica e il tessile - stanno cadendo sotto la mannaia della cossidetta "politica delle sanzioni" che ha determinato una progressiva quanto inarrestabile contrazione delle esportazioni nel territorio russo."

"Chiediamo al Presidente Bonaccini un impegno concreto per riallacciare i rapporti economico commerciali delle nostre imprese con la Russia, rassicurando i nostri interlocutori sulla strategicità dell'asse russo-romagnola in un'ottica di progressivo potenziamento del processo di internazionalizzazione delle nostre aziende e di cooperazione reciproca."

"L'obiettivo deve essere quello di salvaguardare settori di punta dell'imprenditoria locale - come il tessile del riminese o il distretto calzaturiero della Valle del Rubicone - che negli anni hanno investito tempo e risorse in un percorso di virtuosa internazionalizzazione e che oggi soffocano sotto il peso della c.d. "politica della sanzioni."