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Elezioni 2012, reazioni politiche. Centro-destra sott'accusa

Dopo la chiusura delle urne si scatenano le reazioni politiche. I due dati significativi per il Forlivese sono il cambio di fronte per i due Comuni in cui si votava, che passano dal centro-destra al centro-sinistra, e il forte astensionismo

Dopo la chiusura delle urne si scatenano le reazioni politiche. I due dati significativi per il Forlivese sono il cambio di fronte per i due Comuni in cui si votava, che passano dal centro-destra al centro-sinistra, e il forte astensionismo, che è arrivano anche a due cifre (-10% circa a Castrocaro).

 

DI MAIO (PD). Nel post-voto elettore per il rinnovo delle amministrazioni di Castrocaro e Dovadola interviene anche Marco Di Maio, segretario territoriale Pd forlivese: "Hanno vinto la passione, la determinazione, la coesione, l'impegno per il bene comune, lo spirito di servizio, l'alleanza tra generazioni. Tutto questo c'è dietro alle vittorie a Dovadola e Castrocaro Terme e Terra del Sole di Gabriele Zelli e Luigi Pieraccini".

E ancora Di Maio: "Il Partito democratico forlivese, assieme agli alleati e a tante forze della cosiddetta società civile, ribalta l'esito delle elezioni del 2007 grazie alla credibilità dei candidati, ai programmi e alla compattezza delle liste che abbiamo presentato. È stata una campagna intensa ed entusiasmante, soprattutto per chi come noi ha seguito passo dopo passo, palmo a palmo, ogni momento di questa competizione. Nella consapevolezza che anche all'epoca di Facebook e di internet, il contatto diretto con le persone è l'unico antidoto possibile per debellare l'antipolitica (alimentata dallo scempio e dai pessimi esempi nazionali) e per restituire credibilità alla politica. Il riscatto del Paese deve partire dal basso, Castrocaro e Terra del Sole e Dovadola hanno dato una spinta importante".

 

MINUTILLO (LA DESTRA). “La pesante sconfitta di Castrocaro e Dovadola rende merito a quanto noi sosteniamo da tempo: i dirigenti locali della Lega Nord – Morrone e Pini – e del PDL – in primis Luca Bartolini - sono degli irresponsabili oltre che degli incapaci e , se hanno un briciolo di senso del dovere,  devono rassegnare le dimissioni”, è l’attacco di Francesco Minutillo, Segretario Provinciale La Destra all’esito del voto a Castrocaro e Dovadola.

Così Minutillo: “A Castrocaro, infatti, la vincita a valanga della sinistra è da collegarsi da una parte alla abominevole condotta della Lega Nord che non ci ha pensato due volte a scaricare l’ottimo sindaco uscente Metri, unicamente perché non era soggetto  ubbidiente agli ordini (assai discutibili) della scuderia targata Pini / Morrone e, dall’altra, alla servile remissività del PDL che non ha avuto né la personalità né il coraggio di saper difendere una persona capace,  meritevole e, soprattutto, che sarebbe stata benissimo in grado ottenere il suo secondo mandato. Castrocaro e Dovadola, insieme a Longiano, altro non fanno che allungare la scia dei tanti comuni nella nostra provincia nei quali il centrodestra è stato capace di perdere da solo competizioni già vinte”.

 

THOMAS CASADEI (PD). “ La destra del territorio forlivese subisce una cocente sconfitta: a Castrocaro dove la Lega ha imposto un suo candidato di fatto ammettendo, con l’assenso del Pdl, che l’amministrazione Metri al suo primo mandato non era stata all’altezza delle aspettative (e il non aver approvato neppure il bilancio 2012 lo dimostra), ma anche a Dovadola dove – con un’operazione di mero opportunismo – ha sostenuto un’ammucchiata all’insegna dell’attacco ai partiti e alla loro funzione, che alla fine gli elettori hanno bocciato". E' quanto afferma INVECE Thomas Casadei, Consigliere regionale Pd, secondo il quale dalle elezioni amministrative "emerge con nettezza che la destra di governo

"I dirigenti dei partiti della destra locale in questi giorni hanno utilizzato toni arroganti e sprezzanti nei confronti del Pd e del centro-sinistra arrivando addirittura a parlare di “liquidazione” e di fallimento totale rispetto a vicende complesse, peraltro ancora aperte - continua Casadei -. La realtà dei fatti è che ad essere liquidate – non a parole ma con il voto degli elettori – sono state le loro esperienze di governo: dopo il disastro che ha portato quasi al fallimento dell’Italia, a livello locale – ma pare anche a livello regionale negli altri comuni dove si vota – le loro proposte (ammesso che questo siano “le ronde” o altre cose distanti dalla realtà e dai bisogni dei cittadini) non sono state ritenute all’altezza delle sfide che oggi riguardano i comuni del nostro territorio".

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