Elezioni a Castrocaro, problemi nel centro-destra: "Non ci sono le condizioni per una coalizione"
"Alla luce di quanto fin’ora espresso nelle due riunioni fatte con gli esponenti politici del centro destra, ritengo che non ci siano ad oggi i presupposti per una coalizione"
"Alla luce di quanto fin’ora espresso nelle due riunioni fatte con gli esponenti politici del centro destra, ritengo che non ci siano ad oggi i presupposti per una coalizione con la nostra lista civica. Da quanto è emerso negli incontri l’unico punto certo è che il candidato sindaco scelto dalla coalizione non pare abbia alcuna intenzione di tentare un percorso che ci veda parte integrante del progetto, anzi , a quanto pare, l’avvicinamento è sembrato solo un atto dovuto al fine di evitare di disperdere voti, con l’obiettivo primario di non far vincere il sindaco uscente ed il centro sinistra, quasi fosse una partita per ottenere un premio chiamato scranno del primo cittadino": è quanto dice Filippo Turchi della lista di opposizione 'Noi di Castrocaro'.
In vista delle elezioni di giugno, non pare ricomporsi la frattura nell'area del centro-destra. La sindaca Marianna Tonellato andrà ad una ricandidatura per il centro-sinistra, mentre il centro-destra punta sull'ex assessore Francesco Billi. Candidato che, però, incontra freddezza da parte della lista civica 'Noi di Castrocaro', nonostante i tentativi di trovare una convergenza.
Continua il consigliere comunale Turchi: "Noi riteniamo, probabilmente non avendo lunga esperienza politica, se non quella maturata nel quinquennio passato, che amministrare un paese, debba significare avere una visione, un progetto che non si debba consumare fra le lancette di un mandato o due, ma che possa tracciare la rotta per allinearsi con i tempi moderni ed i cambiamenti fisiologici che un comune da un lato è normale subisca ma che al tempo stesso, debba fare di tali cambiamenti una forza. In altre parole non possono essere solo il termalismo o i richiami culturali a far sponda con uno sviluppo economico, bensì ritengo necessario puntare sul popolamento di giovani, magari attraverso la trasformazione degli hotel oggi decaduti o in lento decadimento ad ostelli della gioventù, stuzzicando l’appetito di nuovi imprenditori che sostengano il loro business sulla scia delle Università forlivesi e faentine, garantendo un’ospitalità low cost che però al tempo stesso, in un solo colpo, potrebbero ripopolare le vie del paese con persone vogliose di svago e di servizi che dovremmo prepararci a soddisfare".
"A questo dobbiamo unire strategie sane con lottizzazioni nuove volte a creare dei veri e propri centri industriali e commerciali con la visione rivolta alla green economy e allo sviluppo informatico, creare un polo di nicchia che faccia da richiamo a tutti coloro che hanno idee di new company e che cercano un luogo accogliente per sviluppare i loro progetti. Così come potenziare tutte le risorse che il parco fluviale può offrire, creando un collegamento diretto con il parco urbano di Forlì e tutta la vallata del val Montone. Queste assieme a mille altre idee sono gli argomenti di cui avrei voluto parlare, e non di come spartirsi spazi al fine di non perdere presenza politica sul territorio".
Pare poi prendere corpo l'idea di una corsa in solitaria della civica: "In tutto questo percorso, al contrario, ho incontrato persone come Riccardo Merendi ed altri volti nuovi che assieme a me stanno immaginando una Castrocaro differente, così come Bruno Benericetti , con il quale abbiamo avuto modo di condividere queste sensazioni ed assieme abbiamo incominciato a pensare se esiste un modo per correre assieme alle prossime elezioni nella maniera più civica ed indipendente possibile. Ora io non so ancora con certezza se e come affronteremo questo cammino, fermi su una fondamenta basilare, ovvero la voglia di far sentire la nostra voce nella speranza di trovare la maggior condivisione possibile, senza il timore di vincere o perdere qualcosa, ma contribuendo con la massima dignità e professionalità nel tessere un nuovo vestito, elegante ed austero, necessario al fine di abbandonare le fila del gregario, ma far tornare , Castrocaro Terme, il protagonista principale di tutto il territorio romagnolo".