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Elezioni, a Santa Sofia il Partito democratico candida Daniele Valbonesi

"Crediamo sia giusto in quest'ottica palesare quello che è da sempre il compito principale di un partito politico, cioè quello dare un indirizzo politico ed esprimere il proprio pensiero riguardo agli aspetti e alle sfide che il nostro paese deve e dovrà affrontare”, si legge in una nota del partito

In vista delle elezioni amministrative 2014 il Partito Democratico di Santa Sofia ha deciso di appoggiare il percorso di un gruppo di giovani, capitanato da Daniele Valbonesi, come candidato sindaco. Un percorso che con lo scorrere del tempo ha trovato l'appoggio delle altre forze di centro sinistra presenti sul territorio come SEL e PSI. “Un'alleanza ed un progetto importanti, che finalmente trovano in un paese diviso da troppo tempo la volontà delle forze di centro sinistra di andare tutte nella stessa direzione unite e quindi più forti. Crediamo sia giusto in quest'ottica palesare quello che è da sempre il compito principale di un partito politico, cioè quello dare un indirizzo politico ed esprimere il proprio pensiero riguardo agli aspetti e alle sfide che il nostro paese deve e dovrà affrontare”, si legge in una nota del partito.

“Santa Sofia ha la fortuna, rispetto ad altri paesi del nostro territorio, di partire avvantaggiata verso la sfida delle elezioni e del governo del paese grazie all'ottimo lavoro svolto dalle precedenti amministrazioni le quali, soprattutto in materia di lavori pubblici e nel sociale, sono d'esempio per tutta la provincia. La capacità dei nostri ex amministratori è nota e questo documento parte proprio ringraziando il sindaco uscente Flavio Foietta, la sua giunta e i suoi consiglieri per aver dato ai santasofiesi un paese sicuramente migliore. Il nuovo asilo nido e tutto l'insieme dei servizi sociali; il teatro, la piscina e la palestra (pur con tutte le problematiche connesse); le piazze del borgo, di Corniolo, di Biserno e prossimamente piazza Matteotti, sono solo alcune delle opere che Santa Sofia può vantare. Opere però che mantengono il loro valore solo in un'ottica di forte lotta contro la nuova "moda" di accentramento che ha preso piede nella nostra provincia e non solo. È fondamentale per il nostro paese cercare innanzi tutto di mantenere il forte tessuto sociale che negli anni siamo riusciti a realizzare”.

“Dobbiamo continuare la nostra battaglia per lo sviluppo dei posti di lavoro e, allo stesso tempo, continuare ad essere propositivi perché tutta una serie di servizi vengano riammessi su questo territorio. In questo senso la situazione Pollo del Campo e Romagna Acque spa sono emblematiche. Dovremo essere propositivi e concreti con tutte quelle aziende che subiscono sempre di più la crisi economica, dal gruppo Acis alle imprese artigianali insediate stabilmente sul territorio, fino ad ogni piccolo commerciante: tutti devono avere segnali tangibili sull’arginazione della burocrazia che sempre di più li attanaglia. Dovremo far sì che i nuovi Piani di Sviluppo Rurale siano per noi opportunità di crescita dal punto di vista occupazionale. Ruolo fondamentale per il rilancio del turismo dovrà avere il Parco Nazionale che si sta già muovendo in maniera innovativa. Serve quindi un'amministrazione che guardi a ciò che è stato fatto, ma che punti molto sul futuro ponendo particolare attenzione all'ambiente e alle energie rinnovabili, purtroppo ancora poco valorizzate a Santa Sofia”, continua la nota.

“È prioritario, inoltre, essere rappresentativi nonostante il forte rinnovamento che abbiamo deciso di mettere in atto. Dobbiamo renderci conto che se in tutti questi anni la sinistra a Santa Sofia ha governato lo ha fatto grazie all'appoggio e ai voti del suo elettorato. Dobbiamo essere attenti e certi di rappresentare ogni area del centro sinistra e dei progressisti che ci appoggiano. Dobbiamo, insomma, essere certi di arrivare tutti uniti fino in fondo per poter dare un'impronta di sinistra al nostro paese. I partiti e la nuova amministrazione dovranno essere lungimiranti e attenti, coinvolgendo le forze politiche provinciali e regionali ad esempio per difendere il nostro ospedale, scegliendo la formula migliore per il suo funzionamento e valorizzando l’azione dell'Asp volta a mettere in campo nuove iniziative e misure verso le tante famiglie di in difficoltà. La nostra è una sfida difficile che arriva in un momento altrettanto difficile. La crisi, un'emigrazione giovanile altissima, insieme ad un riordino istituzionale radicale e molto impegnativo per le nostre piccole comunità sono ostacoli alti, ma l’unico modo per scavalcare questi "ostacoli" è restare uniti fino alla fine”, chiude la nota.

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