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Elezioni, Alternativa per l'Italia risponde a Confagricoltura: "Reintrodurre i voucher, anche per i pensionati"

Anche Alternativa per l'Italia intende rispondere alle domande che Confagricoltura ha rivolto ai candidati alle prossime elezioni politiche

Anche Alternativa per l'Italia intende rispondere alle domande che Confagricoltura ha rivolto ai candidati alle prossime elezioni politiche. "Prima di intervenire, ho preferito sentire direttamente la voce di alcuni operatori economici del mondo agricolo - afferma Carla Lodi, candidata di Alternativa per l'Italia al Senato - perché le soluzioni che propone la politica devono partire sempre dall'ascolto. L'agricoltura attraversa un momento di estrema sofferenza e gli avvenimenti dell'ultimo periodo hanno aggravato una situazione già critica".

"Riguardo al problema più grave di questi ultimi mesi, la siccità, problema sul quale un governo difficilmente può intervenire in modo risolutivo, si può tuttavia garantire l'impegno a realizzare tutti quegli interventi volti ad alleviarne le conseguenze: i fondi dell’Europa vanno destinati al miglioramento del sistema idrico sia per potenziare le infrastrutture idrauliche, oggi insufficienti o inefficienti per le numerose falle, sia per attuare interventi di ingegneria idraulica per la regimazione delle acque e per la raccolta delle acque piovane. La regimazione, peraltro, avrebbe il vantaggio non solo di reperire nuove risorse idriche da destinare all'agricoltura, ma anche di tutelare l'aspetto idrogeologico del territorio preservandolo da eventi estremi quale l'alluvione che abbiamo vissuto a San Martino in Villafranca tre anni fa. Il rischio climatico è sempre stato presente in agricoltura, anche se non con le dimensioni attuali; si potrebbero potenziare degli aiuti di stato per polizze assicurative o altre forme di garanzia contro i danni da eventi climatici".

"I coltivatori diretti e le piccole imprese non si sentono tutelati. Per rendere competitive le nostre aziende, oltre che sui costi di produzione occorrerebbe intervenire sui ricavi. La maggior parte del guadagno, infatti, confrontando i prezzi dei prodotti all’origine con quelli applicati ai consumatori finali, viene trattenuto dai commercianti. Sulla tutela del made in Italy c’è ancora tanto da fare. Di sicuro l’Europa non può promuovere modelli nutrizionali migliori di quelli già storicamente e localmente presenti nel nostro paese; non dimentichiamo che siamo gli esportatori della dieta mediterranea. I modelli nutrizionali attualmente in uso sono influenzati da flora e fauna locale oltre che dal clima: uniformarsi a un modello europeo sarebbe deleterio per i nostri marchi Italiani. Riguardo alla digitalizzazione delle nostre imprese, pretenderla in questo periodo di crisi significherebbe, oltre all’aggravio di ulteriori costi e incombenze, pregiudicarne ulteriormente la sopravvivenza, perché di sopravvivenza stiamo parlando.
La manodopera si trova scarsamente per svariati motivi, dal calo demografico al cambio di mentalità degli italiani alle conseguenze della misura del reddito di cittadinanza, che ha sottratto tanta forza attiva al mercato del lavoro e pertanto andrebbe totalmente rivisto".

"I voucher andrebbero reintrodotti, anche per i pensionati che potrebbero così integrare pensioni spesso insufficienti per vivere.
L'economia circolare andrebbe incoraggiata anche per un completo utilizzo a fini energetici degli scarti di lavorazione, per ricavare energia e metano autoprodotto. Riguardo alla caccia, la legge dovrebbe permettere all’agricoltore di tutelare proprietà e interessi, soprattutto quando l'attività economica è minacciata da animali non in via di estinzione e che non necessitano di particolare tutela. La PSA, come tutte le emergenze delle quali è pieno questo periodo storico, deve essere affrontata con armi adeguate, che da un lato consentano gli abbattimenti di capi necessari ad impedire la diffusione del contagio, e dall'altro diano immediato e completo ristoro agli allevatori per i danni subiti. Il problema del caro energia e degli extraprofitti è un problema comune a tutti e va risolto coralmente, non solo per il settore agricolo ma per l'intera economia italiana. Alternativa per l'Italia vede nelle sanzioni alla Russia e nella partecipazione italiana al conflitto ucraino, con l'aumento abnorme delle spese militari, la causa primaria della grave situazione economica attuale. Pertanto in Parlamento ci batteremo per la loro eliminazione, pensando anche al mondo agricolo in sofferenza".

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