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Elezioni, botta e risposta sul sondaggio di Calderoni: "Morrone può sperare, ma...". La replica: "Inattendibile"

"Definire il sondaggio, svolto all’inizio di maggio dall’Istituto Piepoli e commissionato da Giorgio Calderoni, un “sondaggio farsa” significa non avere il minimo rispetto per un’azienda accreditata e per chi ci lavora"

"Il sottosegretario Jacopo Morrone ha tutto il diritto di sperare che i risultati  dell’ultimo sondaggio sul voto a Forlì non siano confermati. Definire il sondaggio, svolto all’inizio di maggio dall’Istituto Piepoli e commissionato da Giorgio Calderoni, un “sondaggio farsa” significa non avere il minimo rispetto per un’azienda accreditata e per chi ci lavora. Se il sottosegretario aveva dati difformi, sarebbe stato serio pubblicarli; lo stesso valga per il candidato sindaco del centrodestra che ha utilizzato l’espressione (per la verità linguisticamente enigmatica) “sondaggi tarocchi”". Il Comitato Elettorale Giorgio Calderoni risponde così alle polemiche sollevate dal centrodestra negli ultimi giorni dopo il sondaggio presentato da Calderoni e il suo staff che vede i candidati sindaci Zattini e Calderoni al 33%, Vergini 18%, Ravaioli e San Vicente all'8%. In prospettiva ballottaggio la situazione si prospetterebbe "nettamente favorevole per Calderoni", evidenziano dal Comitato Elettorale. Il sondaggio è pubblicato integralmente sul sito www.giorgiocalderoni.it e sul sito Ufficiale dei Sondaggi Politici ed Elettorali a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.

La replica

Replica il segretario della Lega Romagna, Morrone: "Capisco Giorgio Calderoni, il candidato dell’’armata Brancaleone’ della sinistra. Ci tiene a dimostrare che i dati del sondaggio che lo accreditano come favorito sono credibili. Chi non lo farebbe quando, nel Pd, i papabili alla carica di sindaco si sono affrettati a schivare il rischio candidatura, lasciando Calderoni con il cerino in mano. E quando affermo che Calderoni è stata l’ultima scelta mi riferisco esclusivamente a questa constatazione. Ma sul sondaggio, egregio professore, non ci siamo. I dati ci raccontano quello che pensa meno del 10 per cento degli intervistati: un’inezia. A guardare i numeri si evince infatti che: sono state intervistate 8.187 persone, con 7.487 non rispondenti/rifiuti/fuori quota. Quindi le risposte complete sono solo 700. Altro dato significativo emerso è che, in caso di ballottaggio, l’estrema sinistra darebbe il proprio consenso a Calderoni ‘senza se e senza ma’. Numeri risibili, ma che dovrebbero suonare come un campanello d’allarme per tutti gli elettori che non si riconoscono nella cultura politica della sinistra radicale militante. Voleva i dati, egregio professore? Ora li hanno tutti e sfido chiunque, sic stantibus rebus, a interpretarli come favorevoli a un candidato che sa parlare solo di massimi sistemi e di censure (tanto care alla sinistra), ma che sa poco o nulla di come amministrare una città come Forlì".

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