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Elezioni, Bulbi: “Nel nostro programma azioni specifiche per il settore cultura"

"Per la destra invece la cultura non è una priorità” ha detto il candidato del PD

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

“L’Italia è un grande Paese in cui arte, cultura, patrimonio ambientale e paesaggistico sono eccellenze nel mondo. Le sue opere d'arte, i capolavori di architettura, la suggestione dei piccoli borghi, l’unicità di alcune città sono beni preziosi che abbiamo il compito di preservare e valorizzare. Noi, come PD, vogliamo investire sempre più su questa bellezza per valorizzare al meglio le potenzialità di tutto il Paese e ottenere le inevitabili e positive ricadute anche in ambito turistico”. Massimo Bulbi, candidato del Pd nel collegio uninominale di Forlì-Cesena, non parla solo dei progetti realizzati in questi ultimi anni dal Partito Democratico a Cesena – di cui la punta dell'iceberg sono l'ampliamento di 1000 metri quadrati della Malatestiana e la progettazione della Nuova Pinacoteca che sorgerà a Palazzo Oir – ma si riferisce anche al tipo di politica culturale che da sempre adotta con determinazione il PD. Un esempio di questo tipo di approccio è l'aver voluto che il 60% dei direttori dei musei in Emilia-Romagna fossero donne. Per il Partito democratico, infatti, l'obiettivo principale, nell’ambito della cultura, è quello di valorizzare e fare emergere i talenti femminili. “Noi intendiamo la cultura come spazio di emancipazione, strumento di socialità e opportunità di crescita personale, contrasto all'illegalità – spiega Bulbi – Per questo motivo vogliamo potenziare l'offerta culturale nelle periferie delle città metropolitane e nelle aree ad alta marginalità sociale, attraverso progetti che coniughino inclusione sociale, riequilibrio territoriale, tutela occupazionale e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Anche il sistema museale nazionale va rafforzato attraverso una strategia che incrementi gli istituti autonomi e valorizzi i musei delle aree interne, anche con il ricorso a prestiti pluriennali di opere d'arte dei depositi dei grandi musei. Vogliamo promuovere la completa digitalizzazione del patrimonio culturale. Vogliamo sostenere il settore dello spettacolo dal vivo, che qui in Romagna ha un grande seguito ed è una tradizione da tutelare, l'industria cinematografica e audiovisiva italiana attraverso il rafforzamento del sistema di finanziamento pubblico dei comparti e forti incentivi per i giovani autori e le nuove produzioni, il potenziamento del tax credit, il sostegno alle coproduzioni internazionali, la salvaguardia e rilancio delle sale cinematografiche e teatrali, il riconoscimento della funzione culturale dei locali di musica live. Un settore che ha bisogno di un concreto e forte sostegno anche a seguito dell’esponenziale aumento dei costi delle bollette. Il Governo – evidenzia Bulbi –, con un Decreto firmato venerdì scorso, ha stanziato i primi 40 milioni di euro per sostenere questi spropositati costi energetici sostenuti dai teatri, dalle sale da concerto, dai cinema, da musei, dalle biblioteche, dagli archivi e dagli istituti culturali. Così come avvenuto nella pandemia, il governo si è quindi mobilitato per un aiuto concreto e immediato per sostenere le attività dei luoghi della cultura nel momento della crisi energetica, consapevole dell'importanza che ricoprono nel nostro Paese”.  

Bulbi, che è stato Sindaco di Roncofreddo, un piccolo comune della valle del Rubicone, è molto sensibile anche al Piano nazionale per il recupero e il rilancio dei bellissimi Borghi italiani, finalizzato al contrasto dello spopolamento delle aree interne grazie a esenzioni fiscali per le attività commerciali nei piccoli comuni. “Serve una strutturale riqualificazione in chiave sostenibile dell’edilizia rurale storica – conclude Bulbi – e la promozione internazionale della Capitale italiana della Cultura. Questo permetterà di arricchire l'offerta di turismo culturale, la promozione di forme di turismo lento in chiave sostenibile, favorendo esperienze di viaggio innovative, come nel caso dei treni storici ad alta panoramicità. Rientra in questa logica anche il potenziamento dell’offerta culturale nelle periferie delle città metropolitane con progetti di inclusione sociale, riequilibrio territoriale e tutela occupazionale e di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso le arti performative e le arti visive. Dobbiamo lavorare in rete, tutti insieme, mirando all’obiettivo di promuovere la bellezza del nostro Paese. Anche perché dal trauma della pandemia, ancora presente nelle nostre vite, abbiamo imparato che nessuno si salva da solo. Per dirla con Papa Francesco: ci si salva soltanto lavorando insieme”. 

Massimo Bulbi, candidato del Pd nel collegio uninominale di Forlì-Cesena

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