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Elezioni, Bulbi (Pd): "Contro il caro-energia serve un intervento immediato. Rischiamo un'ecatombe di imprese"

Massimo Bulbi (Pd) “Servono interventi immediati, ma anche rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell'energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti"

Secondo Massimo Bulbi, candidato del Pd al collegio uninominale di Forlì-Cesena per la Camera "servono interventi immediati, ma anche rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell'energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti"

“Leggiamo ormai quotidianamente – afferma preoccupato Massimo Bulbi, candidato PD alla Camera dei Deputati per il Collegio di Forlì-Cesena - appelli lanciati da associazioni di categoria, sindacati, amministrazioni pubbliche e imprenditori in cui chiedono un intervento immediato del Governo e dell’Unione Europea, perché non ce la fanno più a pagare le bollette. Un Governo pienamente in carica avrebbe potuto fare di più, ma ora, comunque, è necessario che dia una risposta immediata a questa emergenza. Come abbiamo fatto con il Covid-19, anche adesso nessuno deve rimanere solo. Altrimenti rischiamo un’ecatombe di imprese. Solo per fare un esempio concreto, l'azienda Formificio Romagnolo, realtà forlivese di fondamentale importanza per il settore calzaturiero, che conta 300 dipendenti, si è vista quintuplicare il costo della bolletta in un solo mese di lavoro e ora rischia di dover interrompere la propria attività. La situazione è sempre più drammatica anche per le famiglie italiane a rischio povertà energetica. Si tratta, secondo i dati di oggi, di quattro milioni di famiglie, cioè oltre nove milioni di persone. Questi sono dati allarmanti!”.

"Proprio ieri sono stati pubblicati i dati di Confartigianato, che afferma come il caro-energia metta a serio rischio 881.264 micro e piccole imprese con 3.529.000 addetti, pari al 20,6% dell'occupazione del sistema imprenditoriale italiano. Secondo questi calcoli, l’Emilia-Romagna è la terza regione italiana più esposta ai disastrosi effetti del caro-energia sull’occupazione delle PMI, con 72 mila piccole imprese e 357 mila addetti a rischio. “Di fronte a questi dati e questi numeri appelli – evidenzia Bulbi -, noi abbiamo il dovere di intervenire per contrastare il caro energia, aiutare le famiglie, le imprese, il piccolo commercio, il mondo industriale e quello agricolo. Per questo il Partito Democratico ha presentato cinque proposte concrete per aiutare il Governo e il Paese a contrastare l’emergenza energetica che stiamo vivendo".

"Con grande senso di responsabilità, come sempre noi siamo pronti a fare la nostra parte per il bene dei cittadini. Per contenere questa crisi il Partito Democratico nel proprio programma propone un controllo dei prezzi dell’energia elettrica, con l'introduzione in via transitoria per 12 mesi di un regime di prezzi amministrati per l'energia elettrica attraverso la fissazione di un tetto nazionale al prezzo dell'elettricità (100 euro/Mwh) per imprese e utenze domestiche. Un nuovo contratto "luce sociale" per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 KWh/anno per famiglia (pari al 50% del consumo medio), con prezzi comunque calmierati sulla parte eccedente. Si passa poi - è la terza proposta – al raddoppio del credito d'imposta per compensare per gli extra-costi delle imprese per gas e elettricità a partire dal mese di giugno di quest'anno (dal 25 al 50 per cento per le imprese energivore e gasivore; dal 15 al 30 per cento per le altre imprese), da finanziare con la proroga e l'estensione ad altri settori del contributo straordinario sugli extra profitti delle imprese energetiche. É poi necessario un grande piano nazionale di risparmio energetico, incentivando investimenti delle imprese in efficienza energetica, e investimenti su produzione di energia da fonti rinnovabili nel quadro dell'accelerazione alla transizione ecologica che abbiamo messo come punto centrale del nostro programma. Infine, dobbiamo portare avanti azioni per fare pressione a livello UE per l'introduzione di un tetto europeo al prezzo del gas”.
 

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