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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Elezioni, Cintorino (Lega) e la tutela al femminile: "Chi vive in Italia deve adeguarsi alle nostre leggi"

E’ quanto afferma Andrea Cintorino, segretaria provinciale della Lega per Forlì-Cesena e candidata della Lega alla Camera dei Deputati, collegio uninominale di Forlì e Faenza

“La tutela delle donne al centro del programma della Lega. Lo ha ribadito Giulia Bongiorno dal palco di Milano e lo ribadiamo noi in Romagna. Il tema è quello dalle violenze che le donne subiscono in famiglia o nei posti di lavoro, ma anche per la strada o altrove. Questo fenomeno, tra stalking e femminicidi, è purtroppo diffuso in Italia nonostante i programmi di sensibilizzazione, ma è ancora più presente tra gli immigrati, regolari e irregolari, che arrivano da paesi e culture dove la donna è considerata un essere inferiore e nei cui confronti è lecita qualsiasi violenza”. E’ quanto afferma Andrea Cintorino, segretaria provinciale della Lega per Forlì-Cesena e candidata della Lega alla Camera dei Deputati, collegio uninominale di Forlì e Faenza.

“Si tratta - aggiunge - di sopraffazioni e crudeltà il più delle volte non denunciate, inflitte a mogli, figlie o parenti femmine da parte di padri, fratelli, consanguinei ‘padroni’, che arrivano fino agli omicidi per questioni religiose e pratiche ancestrali che leggiamo nelle cronache quotidiane. Oggi apprendiamo che anche per la diciannovenne pachistana trovata morta per strada vicino a Macerata sarebbe stato fermato il padre che non ne tollerava la volontà di emancipazione. E non ci sono solo le ‘costrizioni’ fisiche, ci sono anche quelle morali e psicologiche che impediscono di esercitare anche i minimi diritti. A fronte di questi dati, ci deve essere un principio fermo: chi vuole vivere in Italia, da immigrato regolare o da cittadino, deve adeguarsi alle nostre leggi. Senza alcuna scappatoia. Questo non significa negare la propria religione o la propria cultura, ma accettare che la realtà femminile e della parità qui è diversa e non si fanno sconti dettati dall’insostenibile principio del relativismo culturale".

"Non si è obbligati a rimanere in Italia, ma se si vive qui ci si adegua. Diverso ancora il problema gravissimo delle violenze inflitte da stranieri irregolari, magari pluripregiudicati, già fatti oggetto di decreto di espulsione - sostiene l'esponente del Carroccio -. Non è accettabile che in Italia possano circolare indisturbati soggetti per i quali è indifferente infliggere sevizie e morte. L’abbiamo visto a Rimini, come in una miriade di casi in tante località. Questi stranieri devono essere cacciati dall’Italia con effetto immediato. Rappresentano infatti una minaccia inaccettabile per le nostre comunità. Credo che la materia delle violenze di genere e delle altre problematiche riguardanti l’universo femminile sia da affrontare, in molti casi, in un’ottica diversa. Molto meno ‘buonista’ e propagandistica e molto più concreta. Il tema non può più essere trattato in modo residuale e riservato per lo più alla politica al femminile. Deve al contrario essere al centro dell’interesse generale e trattato con politiche multitasking”.

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