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Verso le elezioni

Elezioni, De Girolamo (CI-Noi Moderati): "La politica torni al centro, dimostriamo che il Paese viene prima dei sondaggi"

Sulle dinamiche di questa campagna elettorale, il parlamentare forlivese si esprime nettamente: "Dobbiamo tornare ad essere un Paese serio, in cui se un politico dice una cosa prima studia, si informa, e poi parla

"Il voto del 25 settembre sarà uno spartiacque. Non possiamo permetterci altri ritardi nel rilanciare il nostro Paese, così come non possiamo ridurre il dibattito politico ad una mera tavolozza di colori. La politica deve tornare al centro, con proposte ma soprattutto soluzioni chiare, nette, immediatamente attuabili. Poche chiacchiere (e litigi) insomma. Dimostriamo che il Paese viene prima dei sondaggi". Così Carlo Ugo de Girolamo, parlamentare romagnolo uscente e candidato nel collegio plurinominale romagnolo e ferrarese per la lista centrista di "Noi Moderati". 

"Sappiamo che la grande maggioranza degli italiani è stanca di farsi prendere in giro e non va più a votare - prosegue De Girolamo - ma ricordo sempre che votare è importantissimo perché è una libertà, prima che un diritto, che abbiamo saputo conquistarci lottando contro chi, invece, i diritti prima li negava. Domenica recarsi alle urne è un esercizio di democrazia a cui nessun italiano dovrà sottrarsi. È in gioco il futuro del Paese. Oggi più che mai". 

L'analisi del professore e deputato romagnolo è tranchant sulla situazione politica attuale "Il Paese non ha bisogno di 'prestigiatori' e non lo governi quando ormai le situazioni sono diventate emergenza. Serve più coraggio. Parliamo di emergenza bollette ed energia, ma i problemi di oggi sono figli dei tanti NO detti ieri. Oggi tagliare le bollette è fondamentale, recuperare metri cubi dove si può, dare immediatamente permessi ai parchi eolici e fotovoltaici, proteggere le aziende energivore perché non si fermino. Pragmatismo e concretezza in altre parole. Avere una classe politica all’altezza che la smetta di rincorrere i sondaggi e che si dedichi con competenza e vision al futuro del Paese dei prossimi vent'anni, questo è ciò che auspico per il dopo elezioni. Se ho scelto di continuare il mio impegno politico è perché voglio continuare a combattere, perché siano i giovani a poter ricostruire questo Paese". 

Un tema infatti, quello dei giovani, che non sembra aver particolarmente infiammato la campagna elettorale, sottolinea De Girolamo che rimarca "I giovani non chiedono il voto a 16 anni o ricche doti a 18 anni. I giovani fuorisede semmai chiedono di poter votare e politiche che abbiano visione e coraggio sul lavoro, sulla sanità, sull'istruzione e sull’ambiente. Nel 2050 un italiano su tre sarà anziano. Vogliamo occuparcene? Sostenere la natalità e le famiglie significa investire nel domani. Investire nell’istruzione e nella formazione, professionale ed universitaria, nonché nella ricerca, significa sviluppo".

Guarda avanti De Girolamo auspicando che si cambi rotta e metodo nella selezione della classe dirigente poiché "da 20 anni - afferma - vedo sempre le stesse persone, a ricoprire ruoli chiave, eppure giovani capaci e meritevoli ci sono. Dobbiamo avere coraggio, anche qui, o un Paese lentamente muore senza nuove energie. In politica non possiamo restare impantanati di fronte a logiche gerontocratiche, ostaggi di quel 'correntismo' che sempre più muove le fila tra i partiti. Chi è capace e lo ha dimostrato, merita ascolto e di provarci". 

E sulle dinamiche di questa campagna elettorale, il parlamentare forlivese si esprime nettamente: "Dobbiamo tornare ad essere un Paese serio, in cui se un politico dice una cosa prima studia, si informa, e poi parla. Non fai il bene del Paese se la tua unica preoccupazione quotidiana è far sparate ad effetto solo per finire sui giornali. Se poi non sei consequenziale c'è il rischio che la gente non ti creda più". In Italia rincorriamo sempre le emergenze, non c’è mai un programma per i prossimi vent'anni. Quello che manca al Paese è una classe dirigente seria, competente, con una vision e che sappia programmare, non rincorrere". 

Conclude quindi De Girolamo con un appello al voto: "Recarsi tutti alle urne significa non darla vinta alle cassandre del ‘disfattismo’, per questo Noi Moderati abbiamo costruito una proposta politica seria fatta di persone che hanno tenuto un approccio moderato e concreto, rifiutato la politica 'urlata' e preferito una politica del fare. È così che abbiamo raggiunto diversi risultati in questi anni per questo territorio. Per fortuna le idee camminano ancora - e continueranno a farlo - sulle gambe degli uomini". 
 

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