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Elezioni, Fabbri (Sel): "Il bisogno di chiarezza e rispetto nel confronto elettorale"

"A Candido ricordo che, prima di presentare la lista “con Perini Insieme da Sinistra per Forlì”, abbiamo provato a costruirne una unitaria e proprio da Rifondazione è arrivato un secco no a qualsiasi ipotesi di rapporto con il Pd"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"La campagna elettorale è il momento in cui ognuno cerca di cogliere con le forme più varie e  spesso  improprie il consenso dell’elettore. Mi ci ritrovo poco in questo contesto, ma allo stesso tempo è ancora più forte la voglia sia come cittadina, ma soprattutto come coordinatrice di Sinistra Ecologia Libertà, di  chiarire con sincerità e stando ai fatti, il rapporto con i partiti del centrosinistra e della sinistra.

Parto da Rifondazione che sui giornali definisce appelli inascoltati per l’unità della sinistra articoli nei quali  descrive Sel succube e alla mercé del PD in cambio di qualche poltrona. Pochi giorni fa lo stesso candidato Nicola Candido, segretario di quel partito, impropriamente annuncia che la sua lista   rappresenta anche provenienze da Sel. Non c’è nessun iscritto in quella lista e, se ci fosse , non rappresenterebbe  Sel ma solo se stesso.

A Candido ricordo che, prima di presentare la lista “con Perini  Insieme da Sinistra per Forlì”, abbiamo provato  a costruirne una unitaria e proprio da Rifondazione è arrivato un secco no a qualsiasi ipotesi di rapporto con il Pd, per poi approdare alla lista  “civica” con la falce e il martello ed un nome  che ,  essendo già stato adottato per da altri  alle precedenti amministrative ,  almeno  per etica politica avrebbe potuto evitare. Faceva parte del nostro progetto,  aperto ed inclusivo,  la disponibilità della lista  “Insieme da Sinistra”, con il suo candidato a sindaco Pino Perini,  a partecipare e misurarsi in primarie di coalizione  dell’intero centrosinistra , ponendo così attraverso un aperto confronto di idee e personalità, le basi di una vera coalizione per il futuro governo della città.

Ciò non è potuto avvenire per volontà e responsabilità del Pd, che ha preferito primarie tra candidati solo del suo partito per poi incoraggiare la formazione di liste che dell’insieme della sinistra non rappresentano che una piccolissima parte. Ora  noi percorriamo la nostra  strada, con i nostri programmi, le nostre idea di società, di città, di diritti di cittadinanza,  di rappresentanza di un pensiero di sinistra e ci auguriamo che gli elettori  le apprezzino e ci diano il 25 maggio il loro consenso. Voglio però dire al Pd e, innanzitutto al  candidato sindaco Drei, che   non è gradevole ascoltare troppo spesso che, se ci sarà ballottaggio, non ci saranno scambi di poltrone o il mercato delle vacche.

Noi non sappiamo – pur ritenendolo probabile-  se si andrà al ballottaggio e tra chi, e, in ogni caso, pur ritenendo preferibile e volendo mantenere a Forlì un’amministrazione di centrosinistra, le eventuali alleanze saranno fatte alla luce del sole mettendo al centro i programmi e le intese per il futuro della città. Non sorprendono certamente questi attacchi gratuiti, ma  per noi la politica è altro . E’ coerenza ed è rispetto delle persone, tutte, anche quelle che sceglieranno  diversamente dal Pd. Ed è per questo che non ci appartengono né il linguaggio né i contenuti espressi, ma soprattutto  non ci appartiene la mancanza di verità".

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