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Elezioni, il Pd schiera i big nazionali: il segretario Nicola Zingaretti al mercato e due ministri

Per sostenere i candidati forlivesi alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, Sara Samorì, Rosa Grasso e Paolo Zoffoli, il Partito democratico schiera nel capoluogo i big nazionali

Per sostenere i candidati forlivesi alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, Sara Samorì, Rosa Grasso e Paolo Zoffoli, il Partito democratico schiera nel capoluogo i big nazionali. Mercoledì mercoledì, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri incontrerà il mondo imprenditoriale; venerdì in città arriverà il segretario nazionale Nicola Zingaretti e il giorno dopo, sabato, sarà la volta del titolare della Cultura, Dario Franceschini. Infine lunedì 20 il viceministro dell'Istruzione Anna Ascani tratterà i temi della formazione scolastica e dell'alternanza scuola-lavoro, mentre il candidato presidente Stefano Bonaccini, come già annunciato, chiuderà la sua campagna elettorale a Forli', alle 21 al PalaGalassi. 

Venerdì, per tutta la mattinata e fino al primo pomeriggio, sarà a Forlì il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Zingaretti incontrerà i cittadini, insieme ai candidati PD al Consiglio regionale, alle 10:30, durante una passeggiata al mercato ambulante settimanale di Forlì. Sabato arriverà il Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, che a partire dalle 13 sarà al Diagonal Loft Club di Forlì, per dialogare sulle priorità del Governo e i finanziamenti sul tema della cultura. Infine lunedì 20 gennaio, alle 21 a Forlì, incontro con la Viceministra dell’Istruzione Anna Ascani, per trattare i temi della formazione scolastica e dell’alternanza scuola lavoro.

Presenta gli appuntamenti il segretario territoriale Daniele Valbonesi. "Sono altri che sfuggono, Lucia Borgonzoni sul territorio non si è mai vista". La Lega, aggiunge, è "forte nei Comuni piccoli e montani, ma i suoi candidati sono di piazza Saffi, i nostri rappresentano tutto il territorio". Gli appuntamenti dei prossimi giorni, mette in luce, "mettono in rilievo il forte impegno del partito e il riscatto che va messo in campo”. Per le Regionali "da una parte c'è chi crede in una società coesa, dall'altra una idea di società più legata all'individuo, dove la sanità può diventare in parte privata, con iniziative di attacco forti contro le scelte altrui". Inoltre, prosegue nella sua analisi, c'è "un paradosso: tutti gli sforzi per il miglioramento delle classi sociali più deboli non vengono percepiti". Da qui la necessità di "informare la gente", su quanto fatto di buono e sulle proposte per il futuro, "piu' gente sarà informata, piu' facile sara' la vittoria".  Con la coalizione, conclude Valbonesi, "i rapporti sono buoni e lavoriamo assieme, noi siamo la lista piu' organizzata e ci facciamo carico di certi impegni".

"Siamo come Marco Pantani", che oggi compirebbe mezzo secolo, rimarca Samorì, "cerchiamo di recuperare terreno per tornare popolari di fronte a questa bestia che un po' spaventa con i suoi toni forti e arroganti che non facilitano il confronto". In città, prosegue, il partito ha messo in campo "un grande percorso di rinnovamento e se "da una parte c'e' chi ha cultura amministrativa, dall'altra chi fa del marketing. Qui sta la differenza". E infatti "la persona giusta nel contesto giusto viene votata anche da chi tradizionalmente non vota Pd". Che Bonaccini chiuda in citta' la campagna elettorale, termina Samori', e' "un segnale politico forte, di grande attenzione. Ho fiducia, l'emiliano-romagnolo si distingue rispetto al panorama nazionale, vede la differenza tra chi realizza e chi no".

Dello stesso avviso il compagno di avventura Zoffoli: man mano che la campagna elettorale avanza, argomenta, "c'e' piu' volonta' di discutere". E infatti, ironizza, "anche la Lega comincia a sparlare di programmi, ma e' abituata agli slogan, non ai contenuti, e va in difficoltà". Il partito, prosegue, registra dei pienoni ai vari appuntamenti sul territorio, "c'e' un risveglio di interesse e di volonta' di discutere. Ero piu' pessimista", invece "la gente comincia a ricredere in noi, ad ascoltarci". Diventa allora importante a livello di coalizione, rimarca, cercare "nuove adesioni fuori dal giro", tra i delusi del Movimento 5 Stelle, tra le fila della sinistra, tra i fuoriusciti da Forza Italia, "se ci portiamo via voti tra noi – conclude - ha poco senso. Occorre aumentare la base per Bonaccini che e' la vera priorità".

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