"Alla campagna elettorale, ai programmi evidenziati, agli impegni in via di assunzione da parte dei candidati a Sindaco, a mio avviso, mancano due cose e non capisco perchè nessuno ne parli. Eppure sono l' humus su cui si deve fondare la nuova politica che riguarda l' Italia, e quindi anche Forlì. Anzi io credo che sarebbe importante che Forlì desse l' esempio all' Italia". Inizia così l'intervento del vicesindaco di Forlì, Giancarlo Biserna, che ai candidati sindaco chiede "condivisione dell'esigenza di nuovi meccanismi di partecipazione, che evitino che poi la gente dica "non lo sapevo" ed anche che le scelte basilari vengano effettuate in poche stanze, limitando così nei fatti la capacità in fieri di rappresentanza della città da parte dei governanti".

"Quindi sui temi fondamentali per Forlì  penso al Referendum Consultivo Obbligatorio, mentre sulle esigenze attinenti i Quartieri penso a percorsi precisi e vincolanti di partecipazione degli abitanti gestiti dal Quartiere stesso. Questi due punti ora non ci sono" sostiene Biserna.
 
Il vicesindaco chiede inoltre la "creazione di un rapporto nuovo di reciproca fiducia e stima tra la politica e i cittadini sull' esempio . solo per citare un caso significativo - della nota Carta di Pisa, dove tutti i politici e gli amministratori della città si impegnano a sottoscrivere con  cittadini un Patto Etico che prevede loro comportamenti ispirati a trasparenza, onestà, giustizia correttezza, vera rappresentatività. Non è questione di fiducia personale, ma di agire politico che deve tradursi anche in atti formali e in precisi impegni che, se non rispettati, devono portare ad assunzioni di responsabilità"
 
"Non se ne parla, perchè? - si domanda il vicesindaco - Ma tanti cittadini chiedono questo. Ritengo che questa lacuna vada colmata".