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Elezioni, Morrone (Lega): "Monastero della SS Annunziata, da Di Maio solo promesse"

“Uno degli esempi riguarda il completamento del restauro e recupero dell’ex monastero SS. Annunziata di Tredozio, con le domande di finanziamento rimaste ancora senza risposta"

“Stringi, stringi, la campagna dell’onorevole cattodem uscente Marco di Maio è di una banalità ma anche di una furbizia sconcertante. Il piddino, infatti, da un lato, si intesta risultati che non sono frutto della sua sola attività e, dall’altro, si abbandona a promesse che certamente non sembrano alla sua portata. A fronte del poco o nulla di fatto dagli onorevoli piddini romagnoli negli ultimi cinque anni, non si stenta a credere che saranno certamente altre forze politiche e altri rappresentanti del territorio che si adopereranno per portare a termine progetti che nascono da lontano e che il Pd non ha saputo concludere nonostante sia al governo della Regione da sempre e abbia governato, malamente, il Paese per anni”: Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche, commenta così alcune dichiarazioni di Di Maio.

“Uno degli esempi riguarda il completamento del restauro e recupero dell’ex monastero SS. Annunziata di Tredozio, con le domande di finanziamento rimaste ancora senza risposta, come abbiamo avuto modo di vedere. Ebbene, Di Maio in sopralluogo sul posto ha naturalmente promesso mare e monti, che ‘presto arriveranno i fondi’, grazie a ‘Regione e ministeri’. Peccato che non sia lui a decidere, né in tutti questi anni abbia spinto sull’acceleratore per far arrivare le sospirate risorse. Promettere non costa nulla e Di Maio lo sa bene, nonostante lo slogan che ha individuato per la campagna elettorale: ‘la forza dei fatti’. Ma quali fatti? In realtà si tratta di aspirazioni, desiderata, iniziative nazionali, progetti non realizzati. ‘Nessun effetto speciale’ racconta Di Maio. Non c’è dubbio: della sua attività parlamentare di questi anni non si è accorto nessuno che non sia un suo supporter. Ed è proprio di questo grigiore e di questa ordinarietà che Di Maio si vanta. Ma  la Romagna, Forlì, non possono aspettare i comodi di Di Maio. Ci vogliono persone che sappiano rappresentare con più coraggio e più forza i bisogni del territorio e cercare di concretizzare in tempi non biblici le richieste più urgenti”.

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