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Elezioni, Paragone (Italexit) a Forlì: “Sovranità nazionale anziché Ue. No Green Pass e no obbligo vaccinale"

Paragone, dopo essersi intrattenuto con gli ambulanti di Piazza Saffi, ha incontrato attivisti, simpatizzanti e cittadini sotto ai portici di Palazzo del Podestà

“Centrodestra e centrosinistra fingono di essere in competizione, ma dalla Meloni a Letta fanno tutti parte di quel sistema che noi vogliamo invece abbattere, per restituire agli italiani sovranità, libertà, far ripartire l’economia e liberarci per sempre da green pass ed obbligo vaccinale. Per riuscirci dobbiamo convincere quel 50% di italiani che non votano più a tornare alle urne”. E’ questo l’appello che Gianluigi Paragone ha rivolto ai forlivesi lunedì mattina, durante una visita in città.

Paragone, dopo essersi intrattenuto con gli ambulanti di Piazza Saffi, ha incontrato attivisti, simpatizzanti e cittadini sotto ai portici di Palazzo del Podestà, esortandoli ad essere “orgogliosi di andare controcorrente”, ricordando di quando “mi chiusero la trasmissione perché andavo controcorrente” e di come uscì dal M5S quando si accorse che non faceva quanto promesso. Una battaglia ripresa con la fondazione di Italexit. “Siamo contro Green Pass ed obbligo vaccinale e per la libertà di scelta. Nessun discriminazione. Mai più ricatti lavorativi e sospensioni. Nessun tetto al contante. Nessun invio di armi in Ucraina. Non dobbiamo pagare le conseguenze, specialmente economiche ed energetiche, di una guerra che va contro i nostri interessi” queste in sintesi le posizioni di Italexit su temi nazionali ed internazionali.

Il movimento di Paragone ricorda i due terribili anni durante i quali “siamo stati sospesi, emarginati e divisi” da provvedimenti governativi sostenuti pressoché da tutti i partiti con la complicità di una finta opposizione. Al termine del ritrovo in piazza il pranzo durante il quale  Paragone, in diretta Facebook, ha duramente criticato “mamma Rai” che “ci concede solo uno 0,21% ” di spazio. Poi critiche a Conte che “ora dice di essersi forse sbagliato sull’obbligo vaccinale”  mentre è stato proprio lui, “con il suo ministro Speranza” a combinare quel “disastro” e a Draghi perché dicendo “se non ti vaccini muori” ha ingannato la gente che “gli ha creduto ma ora magari fa i conti con reazioni avverse di cui non si può neppure parlare” e l’invito ad un confronto tra “Speranza il ministro del 2% che ha combinato il disastro e Frajese” il medico sospeso che si è candidato con Italexit affermando “mi candido per far luce sui vaccini” e “non mi fido del centrodestra sul green pass, chi lo ha accettato una volta può tranquillamente farlo di nuovo”. All’incontro –  seguito da un secondo a Ravenna –   del partito che si batte per il ritorno alla sovranità monetaria, politica ed economica, persa con l’adesione alla Ue,  e per la difesa delle libertà costituzionali calpestate attraverso la gestione politica del Covid, hanno inoltre partecipato i candidati forlivesi di Italexit, per la Camera Daniele Valentini e al Senato Massimiliano Liguori.

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