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Le bizzarrie dei collegi fanno la "Romagna unita": nel Forlivese candidati Pd da Rimini a Faenza

Gli elettori dei Comuni del territorio forlivese si ritroveranno due schede diverse in mano a seconda del loro comune di residenza

Gli elettori dei Comuni del territorio forlivese si ritroveranno due schede diverse in mano a seconda del loro comune di residenza. Questo per via del disegno dei collegi elettorali: Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro, Modigliana e Tredozio voteranno per i candidati espressione dei territori di Forlì e di Ravenna (col collegio Forlì-Faenza alla Camera e il collegio Ravenna-Forlì al Senato), mentre i residenti di Civitella, Galeata, Santa Sofia, Predappio, Premilcuore, Castrocaro, Rocca San Casciano e Portico si ritroveranno in mano la scheda con nomi espressione dei territori di Cesena e di Rimini (col collegio Cesena alla Camera e il collegio Rimini-Cesena al Senato). 

Le bizzarrie dei collegi, per il Partito Democratico, vanno prese come un'opportunità per far dialogare tra loro le diverse parti della Romagna. Lo spiega la segretaria territoriale del Pd Valentina Ancarani, in una conferenza stampa coi candidati lunedì mattina. "Abbiamo puntato su candidati con un forte legame con la Romagna, che conoscono sia i punti di forza, che le criticità di questa terra. Ma soprattutto sono consci delle potenzialità che un livello romagnolo unito e coeso può offrire. E allora non credo che si debba parlare di candidati esterni al territorio, dato che quella che stiamo presentando è una squadra che, per le sue caratteristiche, è in grado di lavorare con una visione d'insieme. Abbiamo quindi una grande opportunità da cogliere: quella di poter costruire, anche attraverso i nostri candidati e rappresentanti nazionali, politiche di sistema territoriale di Area vasta, ad esempio su turismo, sanità, infrastrutture e trasporti, impresa; argomenti su cui continuare a lavorare senza risparmio dal 4 marzo in avanti. Nessuna promessa irrealizzabile, concretezza e serietà sono le carte con cui il PD e gli altri partiti della coalizione di centrosinistra si presentano a queste elezioni, portando la forza dei risultati da un lato e nuove prospettive di lavoro dall’altro”. 

Marco Di Maio è candidato alla Camera nel collegio uninominale Forlì. Ha 34 anni, romagnolo, sposato con Chiara. Comincia l'impegno politico nel proprio Quartiere a Forlì, poi in Consiglio comunale e nel 2013, dopo aver vinto le primarie, è eletto in Parlamento. "Nei prossimi cinque anni la Romagna dovrà decidere una volta per tutte se andare avanti sulla strada dell'unità oppure fermarsi ai proclami – esordisce -. Questa iniziativa congiunta ribadisce la nostra volontà di rafforzare la collaborazione tra i diversi territori romagnoli, che dovrà concretizzarsi nella definitiva unione delle tre Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini per realizzarne una sola,vche diventi il luogo del confronto, della programmazione e della decisione su scala romagnola. Una sede istituzionale che 'costringa' sindaci e protagonisti della politica, di tutte le appartenenze, a trovare una sintesi e decidere insieme". Di Maio garantisce, nel caso di elezione, di mantenere il massimo impegno anche sui Comuni delle valli forlivesi fuori dal suo territorio: "Questi comuni non saranno privi di rappresentanza, ma anzi la raddoppieranno".

Fabrizio Landi, 49 anni, è candidato alla Camera nel collegio uninominale Cesena ed  è quindi il nome che gli elettori delle tre valli forlivesi (esclusa Meldola) si ritroveranno sulla scheda elettorale per il Pd. Svolge l’attività di avvocato a Cesena. Da sempre appassionato di politica, è stato consigliere comunale a Cesena per i DS prima e per il PD poi, dove ha ricoperto anche il ruolo di capogruppo. Dal 2013 è segretario territoriale del PD cesenate. “Ho deciso di candidarmi per rappresentare la Romagna al meglio a Roma ed essere punto di riferimento per tutti, al di là dell’appartenenza politica. La Romagna è una terra vivace, che ha bisogno di pensare in grande e di progettare il suo sviluppo in maniera responsabile e sostenibile, per elevare ancor di più la qualità della vita che la caratterizza. Questi alcuni dei principali investimenti da mettere a punto sul nostro territorio: mettere in sicurezza la E-45 e completare il Lotto zero della Secante, per una viabilità in grado di collegare Rimini, Cesena e Forlì in maniera più scorrevole e liberare la via Emilia dal traffico pesante; investire nella banda larga, necessità particolarmente sentita su tutta la dorsale appenninica di Forlì, Cesena e Rimini; estendere la rete dell’alta velocità ferroviaria anche in Romagna, per dare una risposta di mobilità più efficiente; finanziare le ciclovie della dorsale adriatica-romagnola e quella di collegamento dal mare all’entroterra, per sviluppare il cicloturismo in una delle più belle regioni d’Italia”.

Pd, tutti i candidati uninominali

Stefano Collina è candidato al Senato nel collegio Ravenna. E' il nome che gli elettori di Forlì si ritroveranno sulla scheda del Senato. Ha 51 anni, di Faenza, dove vive con la moglie Paola e due figli. Laureato in Ingegneria Civile all’Università di Bologna, dal 1993 svolge l’attività di libero professionista. Già consigliere comunale e assessore alla cultura e alle attività produttive a Faenza. Partecipa con convinzione alla nascita del PD, cercando di animarne costantemente la voglia di cambiamento e di apertura e dopo le primarie, nel 2013 viene eletto in Senato, tenendo i rapporti con il territorio in modo particolare nei settori dell’agroalimentare e del terzo settore. “Questa campagna elettorale, sta mettendo in luce i tanti temi comuni ai territori di Faenza e Forlì – afferma Collina -. Prima di tutto l'agricoltura e l'agroalimentare, che insieme costituiscono filiere strutturate; poi c'è un tessuto di piccole e medie imprese che hanno dato un importante contributo alla ripresa economica e occupazionale; le comunità sono ricche di associazionismo e volontariato sociale, culturale e sportivo; il turismo trova nelle città d'arte e nelle eccellenze enogastronomiche, dei contenuti di grande qualità e attrattiva. Siamo in territori sviluppati e serviti, ma che hanno bisogno di continuare a migliorare. L'impegno nella prossima legislatura sarà quello di continuare a lavorare insieme, perché le opportunità per sostenere questo pezzo di Romagna si potranno cogliere dando continuità al lavoro fatto fino ad ora”.

C'è infine Tiziano Arlotti, che è candidato Pd al Senato per il collegio uninominale Rimini-Cesena e per effetto del disegno dei collegi sarà sulle schede dei votanti dell'Appennino forlivese. Non è potuto essere presente alla conferenza stampa, ma ha fatto pervenire una nota. Arlotti è nato nelle colline dell'entroterra riminese, cinquantanove anni fa. Diplomato maestro elementare ha alternato impieghi stagionali con il lavoro di supplente e infine di operaio in fonderia. Sempre impegnato socialmente e nella politica: a 29 anni eletto segretario provinciale Cisl Rimini, è stato consigliere comunale e assessore a Rimini, e nel 2013 è stato eletto deputato. "Abbiamo la fortuna di vivere in una terra straordinaria, che grazie al lavoro compiuto nella passata legislatura ha avuto attenzione sia da parte del Governo, sia dal Parlamento – sostiene Arlotti -. Oggi ci presentiamo uniti per un territorio più forte, con l'obiettivo di continuare il percorso avviato cinque anni fa, fatto di riforme che hanno ridato credibilità e rilanciato il nostro paese. Un percorso di responsabilità a cui continueremo ad affiancare il quotidiano lavoro di promozione e sostegno alle esigenze e alle peculiarità del territorio romagnolo".

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