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Fratelli d'Italia presenta i suoi candidati, Farolfi: "Sono romagnola, paracadutata è la mia competitor"

Debutta anche a Forlì la squadra di Fratelli d'Italia schierata per le prossime elezioni politiche. A presentare idee e programmi del partito di Giorgia Meloni sono i candidati del territorio

Debutta anche a Forlì la squadra di Fratelli d'Italia schierata per le prossime elezioni politiche. A presentare idee e programmi del partito di Giorgia Meloni, il primo in Italia secondo tutti i sondaggi, accreditato sopra al 22-23%, sono stati Alice Buonguerrieri (candidata all'uninominale alla Camera per il collegio di Ravenna), Marta Farolfi (candidata all'uninominale al Senato per il collegio di Rimini-Forlì-Cesena), Alberto Balboni (candidato all'uninominale al Senato per il collegio di Ferrara-Ravenna), Marco Lisei e Tommaso Foti che in Romagna sono schierati nei listini plurinominali, oltre che in collegi in Emilia.

Farolfi: “Sono romagnola e conosco i problemi locali”

Quello di Farolfi è il nome, per tutto il centro-destra, che gli elettori di Forlì e Cesena si troveranno sulla scheda elettorale del Senato. Vicesindaco di Brisighella, 60 anni, capo dell'opposizione di centro-destra nel suo Comune dal 2004 al 2019, partita a fare politica sotto le insegne del Partito Liberale e poi in Alleanza Nazionale, è un 'volto nuovo' per il Forlivese e il Cesenate, dato che la sua attività politica si è svolta praticamente sempre nella provincia di Ravenna. 

VIDEO - Le candidate di Fratelli d'Italia si presentano

Spiega Farolfi: “Non mi sento una paracadutata, ma al massima una catapultata da un territorio vicino. Sono romagnola, conosco le problematiche della Romagna, che poi sono le stesse: dalla sanità di area vasta, la subalternità all'Emilia nelle politiche regionali, le infrastrutture. Paracadutata è invece la candidata mia competitor (nello stesso collegio il centro-sinistra schiera Simona Viola, dirigente di +Europa, ndr), che viene da Milano, avrà bisogno del navigatore per girare in questo territorio”.

Ed ancora: “Abbiamo due culture completamente diverse: lei radicale, per la legalizzazione della droga, io invece per la famiglia, per babbo e mamma e non 'genitore 1' e 'genitore 2', io per i diritti individuali che sono sacri, anche quelli degli omosessuali, che conosco personalmente e mi sostengono, ma contro chi vuole diffondere la cultura gender nelle scuole”.  Tra le battaglie citate da Farolfi anche quella per l'indipendenza energetica: “Dobbiamo essere pragmatici e quindi rilanciare l'estrazione del gas dell'Adriatico e rimuovere i divieti ai tetti fotovoltaici nei centri abitati e centri storici negli edifici non vincolati”.

Buonguerrieri: “Libereremo anche la zona rossa di Ravenna”

Il tutto in un quadro di riferimento dei valori di Fratelli d'Italia, elencati da Alice Buonguerrieri: “La nostra alleanza sta assieme per una comune visione politica e non per convenienza o costrizione elettorale – dice Buonguerrieri -. Siamo per l'autonomia energetica, la famiglia, il contrasto alla crisi della natalità, la sicurezza, la lotta all'immigrazione clandestina. La sinistra dà invece priorità alle restrizioni, allo 'ius soli', alla droga libera”. Quindi la politica estera: “Rispediamo al mittente le accuse che ci muove la sinistra, che va a dire all'estero che ci saranno problemi di posizionamento dell'Italia se vince il centro-destra”.

Avvocato cesenate, coordinatrice di Fratelli d'Italia per Forlì-Cesena, dal 2004 nel centro-destra e consigliere comunale nel suo comune di origine, Bagno di Romagna. In una sorta di staffetta invertita con Farolfi, lei cesenate si trova candidata nel collegio uninominale di Ravenna alla Camera, uno dei pochi collegi che i sondaggi colorano di rosso e quindi più appannaggio del centro-sinistra (la sua contendente è Ouidad Bakkali del Pd). Per Buonguerrieri, però, “ogni collegio è contendibile, compreso quello di Ravenna. Anche qui possiamo fare bene e liberare anche le zone più rosse”. Tra i temi locali che cita ci sono le infrastrutture, in particolare E45, Statale 67, potenziamento dello scalo merci di Villa Selva, ampliamento del polo museale del San Domenico a Forlì e rilancio della frutticoltura romagnola.

Balboni: “Il voto di Ferrara per compensare un possibile svantaggio a Ravenna”

Sulla scheda elettorale, nella provincia di Ravenna, anche il nome di Alberto Balboni, parlamentare uscente di Fratelli d'Italia, ferrarese. Corre nel collegio senatoriale di Ferrara-Ravenna, che non considera blindato: “Nel 2018 avevo vinto il collegio di Ferrara, anche se poi i perdenti di sinistra del mio territorio uno è diventato ministro (Franceschini) e l'altra, mia diretta contendente, sottosegretario (Sandra Zampa). Noi invece di Fratelli d'Italia rispettiamo quanto abbiamo promesso, e cioè che vogliamo andare al governo solo con un'investitura popolare. Ora il collegio unico con Ravenna rende più difficile vincere, ma contiamo di compensare con il voto a Ferrara uno svantaggio indicato su Ravenna”. 

Per Balboni arriva un sì ai rigassificatori e in generale un rifiuto “della cultura del no a tutto, espressa dal Movimento 5 Stelle, che è andato al potere con il 'uno vale uno', una filosofia che ha consegnato il Parlamento a persone incapaci, che poi si sono dimostrate pronte a tutto pur di mantenere la loro poltrona. Noi invece orgogliosamente schieriamo candidati che si sono fatti le ossa sul territorio e nelle istituzioni”. Quindi l'attacco al reddito di cittadinanza: “Si è scambiato il principio sacrosanto che chi ha bisogno va aiutato con quello che si può avere un reddito senza lavorare, e si portano molti nostro giovani a stare sul divano invece che andare a lavorare, per esempio nel turismo della Riviera, dove però il lavoro va retribuito giustamente e le aziende aiutate a retribuirlo giustamente”. 

Infine ci sono in lista gli emiliani Marco Lisei che definisce la sua candidatura nei listini romagnoli “una candidatura di servizio”. Il suo cavallo di battaglia è la sanità pubblica, “che è in declino in Emilia-Romagna e dove l'eccellenza è solo in chi ci lavora, nonostante sia sottopagato e preso a calci con turni stressanti, impossibilità di fare le ferie e che resta nonostante ci sia la fuga verso la sanità privata”. In corsa anche il piacentino Tommaso Foti che ricorda che Fratelli d'Italia “è partito con un gruppo di sognatori, passati dall'1,9% del 2013 al 23-24% degli attuali sondaggi, perché gli italiani hanno premiato la nostra coerenza”.

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