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Elezioni, Portolani (Forlì Cambia) replica a Ravaioli: "Solo offese gratuite"

"Mi auguro di tutto cuore - continua Portolani - che Forlì “si curi” veramente guarendo dall'oppressione politica della sinistra"

"Adesso basta. La misura è colma. Non se ne può più delle offese gratuite, sconsiderate e inaccettabili che certi personaggi, politicanti da strapazzo, lanciano mistificando la realtà”. E' molto critica Marinella Portolani, commerciante, componente della Giunta Nazionale Snag, candidata nella lista civica "Forlì Cambia - Zattini Sindaco" in merito alla replica, giudicata "inaccettabile", dell'assessore uscente Marco Ravaioli, candidato sindaco per “Forlì SiCura”, sulla questione centro storico.

"Mi auguro di tutto cuore - continua Portolani - che Forlì “si curi” veramente guarendo dall'oppressione politica della sinistra e da assessori posti in posizione di potere solo per meri calcoli politici e distribuzione di poltrone. Questo particolare l'esimio candidato sindaco non lo dimentichi mai e prima di dare lezioni di morale guardi bene nei suoi armadi, se tra le “sudate carte” non ci fosse qualche scheletrino di troppo. Il prode aspirante primo cittadino attacca Gian Luca Zattini che, a suo parere, non avrebbe “una conoscenza profonda del territorio e delle competenze che si vogliono dirigere. Strano, Zattini è stato sindaco per 10 anni a Meldola, sua città natale, dove ha fatto bene il suo lavoro, il candidato di “Forlì SiCura” viene da Forlimpopoli dove vive, nessuno lo conosceva e tanto meno a Forlì dove ha svolto attività sindacale in Polizia, senza mai aver partecipato a nessuna candidatura politica".

"Da “giornalaia”, come in maniera sprezzante mi ha definito il nuovo Richelieu della politica, non ho paura di “sporcarmi le mani” e rispondere in prima persona, facendogli “perdere un po' di tempo” - attacca ancora la candidata al Consiglio comunale -. Quello stesso che nel suo egocentrico delirio di onnipotenza (“in oltre tre anni, grazie al lavoro da me svolto in qualità di assessore ai trasporti”) non gli ha consentito neppure di leggere attentamente il programma della lista di centrodestra dove si parla non di punto bus in Piazza Saffi, ma si specifica che i bus dovrebbero transitare per la piazza, non sostare. Non credo sia il caso di spiegare all'ex assessore, visto che è laureato, che transitare è verbo di moto, sostare è l'esatto contrario. Ma noi esperti  del “Pool di fesserie” (come ci ha “gentilmente” definito) sappiamo leggere e scrivere e, come forlivesi, ci auguriamo che i nostri concittadini “ricordino e non dimentichino”, non tanto il balcone o altri futili motivi di polemica, ma il lavoro non svolto o millantato, da chi, pur essendo entrato in corsa, illustre sconosciuto ai più, ora si erge a giudice del lavoro degli altri".

"Una città - conclude Portolani - amministrata per  70 anni da uomini di sinistra, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, non merita certo un ulteriore sfregio politico, affidando il suo futuro a un personaggio di tal fatta. E pensare che ha avuto il coraggio di concludere i auspicando una città “libera da persone incompetenti e mal consigliate, prive di qualsiasi scrupolo pur di arrivare al potere prima che sia tardi(?)”. I nostri padri latini direbbero “medice, cura te ipsum”, ma se avesse difficoltà con la comprensione del latino, ricorriamo alla più semplice metafora evangelica usata per deplorare il comportamento di coloro che biasimano i difetti altrui senza guardare ai propri: vedi la pagliuzza nell'occhio del vicino e non vedi la trave che è nel tuo". 

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