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Inchiesta "Spese Pazze", Rondoni: "Bisogna rinnovare la politica"

Alessandro Rondoni, candidato alla presidenza della regione con “Emilia-Romagna Popolare” Ncd-Udc-Ppe, commenta così la notizia degli avvisi di chiusura delle indagini sulle “spese pazze” in Emilia-Romagna

"Bisogna rinnovare la politica. Serve un cambiamento radicale anche nel modo di essere consiglieri regionali". Alessandro Rondoni, candidato alla presidenza della regione con “Emilia-Romagna Popolare” Ncd-Udc-Ppe, commenta così la notizia degli avvisi di chiusura delle indagini sulle “spese pazze” in Emilia-Romagna, con 42 avvisi di garanzia. "Occorre più risparmio e mi sono candidato per cambiare il Palazzo, la Regione e le sue regole - aggiunge Rondoni -. È necessario garantire trasparenza in ogni ambito".

"Sono in corso indagini, ora non ci sono sentenze - osserva il candidato alla presidenza della Regione -. Rispettiamo il lavoro della Magistratura. Con le dimissioni di Errani, e con l’inchiesta sulle “spese pazze”, si è aperta una questione politico-morale anche in Emilia-Romagna e la regione “rossa” è stata scossa da un terremoto che attraversa pure questa campagna elettorale. E’ il segno della necessità di un vero cambiamento che stiamo facendo con la nuova forza politica “Emilia-Romagna Popolare".

Rondoni lunedì mattina è intervenuto a Modena nella sala convegni dell’Hotel Donatello alla tavola rotonda “Il futuro del trasporto pubblico locale in Emilia-Romagna” organizzato da Confsal regionale e da Federazione Fast. "È necessario - ha detto - potenziare il trasporto regionale, il trasporto pubblico locale e quello ferroviario regionale, per migliorare le condizioni di viaggio di pendolari, lavoratori e studenti".

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