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Regionali, Di Maio: "Affluenza allarmante: cambio di passo a partire dalla nuova giunta Bonaccini"

"Le note negative che è giusto evidenziare - fa notare il parlamentare - non devono però oscurare il bel risultato in termini di preferenze ottenuto da Valentina Ravaioli e da Paolo Zoffoli"

“Quando alle elezioni, in una Regione come l’Emilia-Romagna, oltre il 60% degli elettori decide di non andare a votare, non si può esultare. Il neo presidente Bonaccini e tutto il PD devono dare subito un segno forte di rinnovamento, a partire dai criteri e dalle persone che comporranno la nuova giunta. Per Forlì, però, c’è una buona notizia: l’elezione di due consiglieri rappresentativi e legittimati da un ampio numero di preferenze, che sapranno sostenere e rappresentare al meglio le istanze locali. Si tratta di due ottimi amministratori come Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli, che è anche il più votato della Romagna”. E' il commento del parlamentare Marco Di Maio all'esito delle elezioni regionali di domenica scorsa, che hanno segnato un dato storico negativo sulla partecipazione al voto, pur consegnando al centrosinistra la vittoria.

“Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli, piazzandosi al primo e secondo posto nella graduatoria dei candidati del PD nel collegio di Forlì-Cesena - aggiunge Marco Di Maio - ottengono un risultato inatteso in queste dimensioni e molto positivo per un’area, quella forlivese, che in passato aveva subito persino l’onta di finire col non essere rappresentata non riuscendo ad eleggere nessun consigliere del centrosinistra. La situazione si è ribaltata nonostante i pronostici della vigilia (dettati anche da una popolazione più numerosa del comprensorio cesenate, che aveva in campo tre candidati), dando più forza e autorevolezza al territorio forlivese”. “Un’affluenza così negativa - aggiunge Di Maio - deve trovare risposta in una determinata e rapida svolta nella politica emiliano-romagnola; prima di tutto in Regione (a partire dalla formazione della nuova giunta) e anche nel PD, di cui tralasciamo qui ogni valutazione sulla gestione della fase preparatoria delle candidatura alla presidenza e delle primarie”.

“Che servisse una netta discontinuità lo abbiamo sostenuto fin dal lancio della candidatura a presidente di Roberto Balzani - fa notare il giovane parlamentare, unico tra i propri colleghi a sostenere apertamente l’ex sindaco di Forlì nella sfida per la Regione -; non per denigrare il passato, ma semplicemente perché era chiaro a tanti che si fosse chiuso un ciclo, peraltro nel peggiore dei modi, ossia con le dimissioni del suo protagonista Vasco Errani e con il conseguente voto anticipato”. “Le note negative che è giusto evidenziare - fa notare il parlamentare - non devono però oscurare il bel risultato in termini di preferenze ottenuto da Valentina Ravaioli e da Paolo Zoffoli, il quale i suoi 7100 voti è anche il consigliere più votato di tutta la Romagna. Un risultato che differenzia Forlì dagli altri territori romagnoli e che è giusto attendersi venga riconosciuto dal presidente Stefano Bonaccini, a cui auguro buon lavoro. Ne avrà, ne avremo bisogno”.

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