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Elezioni regionali, 600 firme per il partito paneuropeo Volt: il candidato è Francesco Marino

Per la citta di Forlì, il candidato di punta é Francesco Marino: nato a Forlì nel 1987, ha studiato a Cesena, dove si è laureato in ingegneria elettronica nel 2013

600 firme per il partito paneuropeo Volt nella sezione di Forlì-Cesena, che ha terminato venerdì le pratiche burocratiche per presentarsi alle elezioni regionali in Emilia-Romagna nella coalizione di centro-sinistra a supporto del governatore uscente Stefano Bonaccini. Come per le altre città della regione, infatti, il 27 dicembre segna il giorno conclusivo della raccolta firme iniziata a fine novembre e che ha impegnato volontari e candidati cittadini per un intero mese con banchetti e incontri con la cittadinanza. "La soddisfazione più grande per noi é che sempre più persone -  sottolineano gli attivisti -. Quando ci presentiamo in piazza, dicono di conoscerci già o di averci già sentito. Segno che il partito si sta facendo strada in un clima politico generale molto polarizzato e poco facile"

Per la citta di Forlì, il candidato di punta é Francesco Marino: nato a Forlì nel 1987, ha studiato a Cesena, dove si è laureato in ingegneria elettronica nel 2013. Attualmente lavora come project manager e da anni si dedica ad attività di volontariato in associazioni di promozione del territorio, rievocazione storica e di divulgazione scientifica. Nel settembre 2018 avvia e attualmente coordina il gruppo forlivese di Volt "Ho deciso di mettermi in gioco in questo progetto politico e, successivamente, di candidarmi perché credo che la valorizzazione e la costruzione della società che vogliamo dipenda dal contributo di ciascuno di noi, ognuno con le proprie competenze e capacità", spiega.

Il partito si presenta come paneuropeo, progressista e ambientalista. La sua particolarità è quello di presentarsi in tutti gli stati europei con un programma comune, declinato poi secondo il contesto del territorio. Per l'Emilia-Romagna, i punti che il movimento politico sostiene sono la sostenibilità ambientale, attraverso pratiche di defiscalizzazione e di incentivi alle aziende che decidono di convertirsi al green; la sanità in una regione che "già funziona bene su questo versante - precisano i volontari - ma che certamente presenta ancora criticità come nel caso delle lunghe liste di attesa" e che può solo beneficiare dell'introduzione della figura dello psicologo di base; infine il pilastro dell'istruzione, formazione e lavoro, che secondo il partito va incrementato per evitare la cosiddetta "fuga di cervelli" e per aumentare le capacità di un territorio dove comunque la disoccupazione resta a livelli inferiori rispetto alle altre regioni italiane, "ma va fatto molto di più" ricordano i volontari. Tutti i punti programmatici sono consultabili sul sito https://emiliaromagna.voltitalia.org/ e descritti, assieme ai vari aggiornamenti, sulle pagine social Volt Forlì Cesena

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