Elezioni regionali, Alagna: "L’azione del lavoro deve essere orientata verso il futuro e la qualità"
E' quanto afferma Cecilia Alagna, candidata al Consiglio regionale con la lista Emilia Romagna Coraggiosa
"Rinnoviamo il Patto per il lavoro lottando contro precariato e abbassamento dei redditi". E' quanto afferma Cecilia Alagna, candidata al Consiglio regionale con la lista Emilia Romagna Coraggiosa. "L’Emilia Romagna ha visto scendere la disoccupazione dal 9% al 5%, grazie anche al Patto per il Lavoro firmato dalla Regione con tutte le parti sociali, enti locali, università - afferma Alagna -. E' dunque necessario fare un ulteriore passo avanti: rinnoviamo il Patto per il lavoro lottando contro precariato e abbassamento dei redditi".
"Due esempi su tutti - continua la candidata -. La diffusione del part-time involontario è una delle cause della contrazione dei redditi, una condizione che tende a riguardare soprattutto le donne: su 100 lavoratori part-time si contano mediamente 77 donne e 23 uomini; i dipendenti uomini, secondo i dati Istat, hanno una retribuzione media nell’anno che si aggira attorno ai 27.200 euro mentre per le donne si ferma ad un più modesto 18.200 euro. Il diritto al lavoro e miglioramento delle condizioni di lavoro, che spesso vediamo puntate verso il basso, passa anche dal gestire bene i tirocini. Questi sono diventati, da un lato, unica condizione occupazionale anche per chi non si affaccia al mondo del lavoro per la prima volta ma ne fa già parte e, dall'altra, una forma di retribuzione spesso inferiore alla soglia di povertà".
Conclude Alagna: "Dobbiamo dunque saper cogliere le sfide che ci pone il futuro trasformandole in opportunità; nel giro di pochi anni alcuni lavori e professioni scompariranno e al contempo ne nasceranno di nuovi: la formazione professionale deve rispondere a questa chiamata anticipando i cambiamenti. Solo traducendo questo pensiero in azione riusciremo a garantire attrattività lavorativa alla nostra regione, in particolare per le nuove generazioni, alle quali dobbiamo consegnare l’emigrazione come scelta e non come obbligo. Non a caso come Emilia Romagna Coraggiosa abbiamo posto il lavoro, insieme alla questione ambientale, in cima ai nostri obiettivi perché crediamo che nessun cambiamento, nessun futuro possa prescindere dal rispetto della dignità di persona, di ogni lavoratore e della terra in cui vive".