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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Elezioni regionali, Pala: "La nostra agricoltura deve avere più voce in parlamento"

Così Vinicio Pala, candidato al consiglio regionale Emilia-Romagna Lista Civica Borgonzoni Presidente

"L’agricoltura che si sviluppa nella regione Emilia-Romagna, volano dell’economia green del nostro paese, dovrebbe essere rappresentata da una Consulta Permanente in Parlamento, un organismo che affianchi e sostenga con continuità coltivatori diretti e imprenditori agricoli nella difficile sfida che vede protagonisti in primis i giovani under 35". Così Vinicio Pala, candidato al consiglio regionale Emilia-Romagna Lista Civica Borgonzoni Presidente.

"Lo strumento, rilevatesi indispensabile per lo sviluppo delle politiche agricole, è più che mai necessario al fine di ottimizzare i finanziamenti del Piano di sviluppo rurale - prosegue il candidato a sostegno di Borgonzoni -. I Psr per i giovani e i relativi investimenti arrivano alle aziende del territorio emiliano romagnolo con il contagocce, con buoni progetti imprenditoriali respinti per colpa degli errori di programmazione della amministrazione regionale, nel nostro specifico caso quello a guida del presidente uscente. Purtroppo è un dato incontrovertibile e recentissimo: la guida attuale della regione, dati alla mano, ha avuto come risultato, nella programmazione delle domande presentate dai giovani per accedere all’attività finanziaria nei piani dello Psr, una percentuale di poco superiore alla metà sul totale delle domande complessivamente presentate. Un altro elemento sbalordisce ancora di più, la percentuale delle richieste ammesse per quanto concerne il bando investimenti rivolto a tutte le imprese del settore è solo del 53%".

"I giovani emiliano-romagnoli alla guida delle imprese agricole risultano essere un vanto e primato a livello comunitario con un importante aumento rilevato negli ultimi cinque anni del 12%, attestandosi così oltre le 56 mila unità aziendali, ma occorre fare di più e non si può dipendere solo dalla Comunità Europea - conclude -. D’altra parte non si può chiedere alla UE un allungamento dei tempi per l’utilizzo delle risorse per non essere capaci di utilizzare le risorse stanziate. Occorre aumentare l’efficienza delle domande, sburocratizzare le pratiche in Regione e ottenere una spinta parlamentare per ottenere così ben più delle sole 50% delle domande che oggi i giovani imprenditori agricoli si sono visti accogliere". 
 

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