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Elezioni regionali, Pala: "Un pronto soccorso che ha bisogno di volontari non può considerarsi eccellenza"

Sul tema della sanità interviene così Vinicio Pala, candidato alle Regionali nella lista civica Borgonzoni Presidente

"Per migliorare il Pronto Soccorso è meglio concentrarsi sulle tecnologie (di monitoraggio, diagnosi e comunicazione) e sull’incremento numerico del personale qualificato che troppo spesso si trova a dover fronteggiare emergenze con picchi di lavoro insostenibili". Sul tema della sanità interviene così Vinicio Pala, candidato alle Regionali nella lista civica Borgonzoni Presidente.

Esordisce Pala: "Dal 1980 al 1990 sono stato volontario per il Comitato forlivese Croce Rossa Italiana, straordinaria esperienza che mi ha permesso di aiutare i più bisognosi. Inoltre, per lavoro, sono continuamente a contatto con il dolore e le fatiche dei familiari dei pazienti ospedalieri. È per questo che non mi tornano i conti all’idea, che la lista Bonaccini propone in piena campagna elettorale, di utilizzare i volontari all’interno del Pronto Soccorso per un “progetto di umanizzazione”. Questo e i precedenti governi regionali si sono sempre vantati di un’efficienza sanitaria un’unica in Italia, ma ora sembrano doversi appellare ai volontari per migliorare un servizio fondamentale. Dagli anni ‘80 ad oggi ho potuto constatare un inesorabile declino di molti settori sanitari, specialmente del Pronto Soccorso, dove oggi la lista d’attesa media ha raggiunto tempistiche insostenibili e la carenza di personale è sempre più tangibile. E allora mi chiedo, un sistema che ha bisogno di volontari in corsia per alleviare l’attesa e le preoccupazioni dei pazienti, può definirsi davvero eccellente?.

"Un paziente che paga le tasse non ha bisogno di un volontario che gli tenga la mano, ma di tempi rapidi, personale qualificato che lo assista nel migliore e più veloce dei modi possibili. Contrariamente a quanto proposto, forse in maniera un po’ troppo semplicistica e paradossale, ritengo che la presenza di volontari all’interno del sistema Pronto Soccorso possa creare più danni che benefici. Basti pensare alla questione privacy, all’eventuale intralcio con l’attività medica e infermieristica e via dicendo. I pazienti nel triage desiderano una diagnosi e cure mediche tempestive, non il conforto, per quello svolgono già uno straordinario lavoro i volontari del 118, gli infermieri e i medici preposti", prosegue.

"Per migliorare il Pronto Soccorso è meglio concentrarsi sulle tecnologie (di monitoraggio, diagnosi e comunicazione) e sull’incremento numerico del personale qualificato che troppo spesso si trova a dover fronteggiare emergenze con picchi di lavoro insostenibili. Infine, un impegno maggiore per i bambini è fondamentale: se tra un paziente con problemi di dipendenze e un bambino con un braccio rotto ci metto un volontario questo non sarà minimamente di aiuto. Mentre l’impegno della Regione a costituire nuovi ed efficienti Pronto soccorso pediatrici, invece, quello sì sarebbe straordinario e un vero “progetto di eccellenza e umanizzazione”. Una nuova struttura dedicata ai bambini, abbasserebbe il carico di lavoro in quella tradizionale e sarebbe senz’altro più efficiente ed adeguata nel risolvere le problematiche dei pazienti più piccoli", conclude. 

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