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Elezioni regionali, Ravaioli (Pd): "Lavoro, sfida prioritaria"

Parlare di lavoro significa parlare di dignità, di libertà dal bisogno, della possibilità dei giovani e delle persone di poter concretamente investire le proprie potenzialità e competenze nello sviluppo del territorio e del Paese

Oggi il lavoro rappresenta la sfida prioritaria da affrontare. Parlare di lavoro significa parlare di dignità, di libertà dal bisogno, della possibilità dei giovani e delle persone di poter concretamente investire le proprie potenzialità e competenze nello sviluppo del territorio e del Paese. Occorre, da un lato, dare risposte alla crescente richiesta di occupazione, dall’altra, preservare i diritti e tutelare la coesione sociale. Per questo credo che in  Emilia-Romagna debba avere inizio una nuova stagione di politiche attive del lavoro che veda un corretto uso dei fondi strutturali 2014-2020, pari a oltre 2 miliardi di euro, attraverso la sinergia dei diversi servizi, dalle attività produttive, al welfare, alle politiche educative,  alla ricerca e alla cultura, per creare azioni di sistema che permettano di ottimizzare il risultato e non disperdere risorse in inutili finanziamenti a pioggia e a spot, sostenendo imprese e start up, anche sul delicatissimo fronte della burocrazia e dell’accesso al credito e favorendo l’impiego femminile con importanti politiche di conciliazione. La nostra Regione deve continuare a investire sul raccordo tra sistema formativo e mondo del lavoro, puntando sulla formazione professionale e tecnica quale elemento fondamentale nella lotta alla dispersione scolastica e risposta alle imprese che richiedono professionalità qualificate e sostenendo quella  ricerca e quell’innovazione di  cui università e alta formazione sono portatrici. Insieme all’eccellenza del manifatturiero, che rappresenta un dato storico del territorio, la Regione deve scommettere con fiducia su nuovi percorsi, indicati da Europa 2020, dalla green economy, all’industria creativa e, soprattutto, vanno incentivati valorizzati e promossi, in chiave internazionale e attraverso l’apporto delle nuove tecnologie  e della digitalizzazione, quei settori della cultura e del turismo che costituiscono la chiave dell’occupazione futura. Parlare di lavoro, significa, infine, parlare di lotta alla corruzione e all’infiltrazione mafiosa, fenomeni che devastano il tessuto economico sano, frutto di lavoratori e imprenditori onesti: senza queste battaglie, non c’è ripresa.

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