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Elezioni regionali, Tassinari attacca il centrodestra: "Senza proposte, votiamo Balzani?"

Mentre si stanno preparando le Primarie del centrosinistra, il sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari, parte all'attacco del centrodestra

Mentre si stanno preparando le Primarie del centrosinistra, il sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari, parte all'attacco del centrodestra: “Cade il governatore dell’Emilia Romagna per motivi giudiziari e dov’è il centrodestra? Poteva essere l’occasione per aprire un dibattito interno sulle prospettive delle politiche regionali. Invece, silenzio. Poteva essere l’occasione per un confronto con altre forze politiche, comprese quelle persone e quei gruppi più aperti nello stesso centrosinistra. Invece, niente. Silenzio. Poteva essere l’occasione per raccogliere pareri, giudizi, suggerimenti sul da farsi. Invece, niente. Silenzio assordante”.

“Se si fosse mosso subito qualcosa, le elezioni regionali dell’Emilia Romagna sarebbero potute diventare un laboratorio per sperimentare finalmente anche nel centrodestra le primarie. Invece, niente. Silenzio. Le primarie non sarebbero state l’occasione per fare emergere anche nel centrodestra persone competenti, conosciute, brave e capaci, magari anche fra gli amministratori locali? Invece, niente. Silenzio. Si è persa un’occasione perché manca una dirigenza che guardi al futuro, che pensi al futuro, che progetti il futuro. Si resta immobili a difendere l’esistente, che si sta sgretolando. - accusa Tassinari -  Persa l’occasione delle primarie, alla fine sarà imposto un candidato dall’alto, sconosciuto alla maggioranza degli elettori, poco o per nulla radicato al territorio oppure magari catapultato da fuori o da mondi estranei all’amministrazione o alla gestione della cosa pubblica, con la conseguenza che si perderanno ancora altri elettori”.

“A chi serve stare zitti? A chi serve non provare non dico a creare un’alternativa immediata, ma almeno a tentare di creare un dibattito politico e culturale in una Regione, dove ha governato sempre la sinistra? Anche questa Regione è a una svolta storica e noi stiamo zitti. A che cosa serve conservare le piccole posizioni o le poltroncine dell’opposizione? Agli elettori del centrodestra, rimasti anche in quest’occasione senza punto di riferimento, che cosa resta? Votare per Roberto Balzani? Lo so che è una provocazione. Ma l’ex sindaco di Forlì e candidato alle primarie del Pd come candidato a governatore dell’Emilia Romagna, resta l’unico che ha creato un dibattito politico all’interno del suo partito, della sinistra e in un certo modo, all’interno di tutta la politica regionale, perché l’unico che ha avuto il coraggio e la forza culturale non solo di creare primarie vere nel suo partito, ma anche di creare una vera opposizione, dicendo: basta coi vecchi modi di fare politica, discutiamo sui problemi veri e confrontiamoci sulle proposte per costruire un futuro diverso. I sindaci, sulla breccia tutti i giorni a confronto coi problemi veri della gente, sono i politici più credibili, lungimiranti e veri in questo momento della politica italiana. La prova? Qualche esempio, fra centinaia: non solo Balzani del Pd, ma anche Flavio Tosi della Lega (Verona), Federico Pizzarotti dei CinqueStelle (Parma) e Alessandro Catteneo di FI (ex di Pavia)”, conclude Tassinari.

                                                      

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