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Elezioni, rillancio del settore immobiliare: le dieci proposte di Confedilizia

"L'auspicio più grande è che il confronto, in vista del voto del 4 marzo, avvenga il più possibile sui contenuti, lontano da sterili polemiche, per il bene dell'Italia", afferma Caselli

In vista delle elezioni politiche del 4 marzo, Confedilizia Forlì-Cesena pone all'attenzione di tutte le forze politiche alcuni punti per il rilancio del settore immobiliare. "Il mondo immobiliare necessita di interventi che siano in grado di restituire fiducia a un comparto che soffre ormai da troppo tempo, come testimoniano tutti gli indicatori disponibili - esordisce il presidente Carlo Caselli -. Occorrono azioni forti che permettano al settore immobiliare di svolgere quella funzione di motore, di sviluppo dell'economia che da sempre lo ha caratterizzato".

"Sono dieci le proposte concrete che Confedilizia porta avanti - evidenzia Caselli -: riduzione della pressione fiscale sul comparto immobiliare; sviluppo e rilancio dell'investimento immobiliare da destinare alla locazione da parte di gestori professionali, imprese e privati; estensione della cedolare secca a tutti i contratti di locazione; garanzia per il locatore di rientrare in possesso dell'immobile in tempi certi; liberalizzazione delle locazioni commerciali; stabilizzazione degli incentivi di manutenzione, riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio e semplificazione della normativa riguardante i titoli edilizi; misure di stimolo e di sostegno alla rigenerazione urbana; incentivi fiscali per permute immobiliari; sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare privata; istituzione, all'interno del Governo, di una cabina di regia per lo sviluppo immobiliare, la casa e l'edilizia".

"Sono proposte la cui realizzazione avrebbe effetti benefici anche nella nostra situazione locale - conclude Caselli -. Si pensi, ad esempio, alla cedolare secca per tutti i contratti di locazione, provvedimento che aiuterebbe a ripopolare il centro storico, sia di residenti sia di attività commerciali. Altra misura che porterebbe di sicuro benefici anche alla realtà locale è l'ordinare e stabilizzare la frastagliata legislazione in materia di incentivi per interventi sugli immobili. Comunque, l'auspicio più grande è che il confronto, in vista del voto del 4 marzo, avvenga il più possibile sui contenuti, lontano da sterili polemiche, per il bene dell'Italia, e quindi anche per il bene del nostro territorio.

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