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Elezioni, Tassinari (Forza Italia) a Confagricoltura: "Contro la siccità realizzare invasi snellendo la burocrazia"

"I rincari che riguardano i prodotti alimentari sono condizionati anche dall'incremento dei costi che sostengono gli agricoltori ed è importante dare ossigeno al comparto nel breve e nel medio termine"

"Rispondo volentieri alle domande poste dal presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli, rivolte ai candidati delle prossime elezioni del 25 settembre. I rincari che riguardano i prodotti alimentari sono condizionati anche dall'incremento dei costi che sostengono gli agricoltori ed è importante dare ossigeno al comparto nel breve e nel medio termine per fornteggiare tale rilevante problematica che incide sulla spesa di tutti i cittadini". Lo afferma Rosaria Tassinari, Candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio Plurinominale delle province della Romagna e di Ferrara.

"Per me l’agricoltura è intrinsecamente legata, anzi direi connaturata, all’ambiente in cui viviamo, sia che abitiamo in campagna come in città. Questo non solo perché la coltivazione dei campi e l’allevamento degli animali costituiscono la base per l’alimentazione umana, ma anche perché nell’ambiente agricolo la vita dell’uomo trova quell’equilibrio che aiuta tutti a vivere meglio. Le assicurazioni tendono a non coprire più certi danni come per esempio quelli causati dalla grandine e dalle cavallette. Bisogna quindi lavorare in sinergia con il Governo e le associazioni di categoria degli agricoltori per tornare a coprire questi rischi e fenomeni, che purtroppo sono in aumento, a causa soprattutto dei cambiamenti climatici, attraverso anche coperture pubbliche dei costi di polizza".

"La siccità deve essere fronteggiata attraverso la realizzazione di  invasi, semplificando soprattutto la burocrazia nella costruzione dei medesimi, nel rispetto dell’ambiente. Il Pnrr ha finanziato gli invasi, ma il Psr (Piano di Sviluppo Rurale) non finanzia le opere irrigue. Quindi va fatto di tutto per modificare e migliorare il Psr nella prospettiva di favorire la costruzione anche di opere che favoriscano l'irrigazione. L’acqua che esce dai depuratori, che ora finisce nei fiumi e in mare, potrebbe essere canalizzata e sfruttata in agricoltura. Per far fronte al caro bollette bisogna sfruttare di più l’energia che si trova in Italia, attraverso la ricerca di fonti energetiche sul territorio. Occorre, inoltre, incentivare il fotovoltaico, senza limiti di autoconsumo. Vanno favoriti e incentivati i sistemi fotovoltaici sui tetti dei fabbricati rurali. Sì ad una transizione ecologica e energetica giusta, basata su uno sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente attraverso il sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Investimenti per supportare la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili (energia eolica, solare, idroelettrica e pelagica, geotermica e bioenergia). Promozione di una gestione produttiva e sostenibile del patrimonio forestale e arboreo. Si propone il rafforzamento della filiera agroalimentare italiana. Occorrono però norme e leggi moderne, che tengano presenti le condizioni sociali ed economiche sia dei lavoratori sia degli imprenditori agricoli, snellendo soprattutto la burocrazia per arrivare ad assunzioni sicure e favorevoli per tutti".

"I lavoratori stranieri vanno anche preparati con corsi di formazione concordati fra Governo e organizzazioni di categoria. Vanno incrementate le risorse agli agricoltori per i danni subiti dalla fauna selvatica. Ma la revisione della legge va fatta in base ad un programma pragmatico e non ideologico, concordato con le associazioni di categoria e la comunità scientifica che si occupa della fauna. Insomma, occorre ritrovare e costruire le premesse per un corretto equilibrio della fauna selvatica con le esigenze delle aziende agricole, già gravemente in difficoltà per tanti problemi. Peste suina e riforma Pac. Su questo argomento ci sono obblighi strutturali, come le recinzioni, senza però contributi, che invece vanno erogati. E’ stata poi attuata la riforma della Pac 2023-2027 (Politica agricola comune) per rafforzare il contributo dell’agricoltura agli obiettivi ambientali e climatici dell’’Unione Europea. Però tale riforma ridurrà i contributi  con un sistema che prevede compensazioni per chi applica ecoschemi con la realizzazione di opere agrarie e nell’ambito della zootecnia. Va sorvegliato il nuovo sistema, per suggerire dei correttivi, perché il tema è rilevante in ambito agricolo nazionale e comunitario".

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