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Elezioni, Vietina (Noi Moderati): "Contro il caro energia usare fondi strutturali europei, senza fare nuovo debito"

" L’agenda di Noi Moderati su questo fronte è chiara: usare subito i fondi strutturali europei come Por, Fesr, Fse, Psr. Sono miliardi di euro immediatamente disponibili senza creare nuovo debito"

“Dai privati che si ritrovano a dover fare i conti con costi insostenibili per gas e luce alle superbollette per le imprese e le aziende: il caro energia è la grande sfide di questo momento storico, in particolare per territori come quelli emiliani dove risiede uno dei principali motori imprenditoriali del Paese. La risposta di Mosca con la chiusura del Nord Stream al tetto sul prezzo del gas rende urgente un profondo cambiamento nelle politiche energetiche italiane. L’agenda di Noi Moderati su questo fronte è chiara: usare subito i fondi strutturali europei come Por, Fesr, Fse, Psr. Sono miliardi di euro immediatamente disponibili senza creare nuovo debito, come già fatto per il Covid. Occorre battere il pugno a Bruxelles perché ci permettano di farlo anche con questa ‘pandemia energetica’. Poi occorre progettare il futuro, riducendo la nostra dipendenza dall’estero dell’energia. Lo dobbiamo alle famiglie schiacciate dalle bollette e che si trovano di fronte a un inverno che sarà ‘caldo’ solo nei costi e non di certo per le temperature nelle case e lo dobbiamo alle imprese che si sono viste triplicare, quadruplicare, fin anche decuplicare la spesa per l’energia necessaria a operare”. Così Simona Vietina, capolista al Senato in Emilia per “Noi Moderati”.

“Ridurre la dipendenza dall’estero significa riattivare in tempi brevi l’estrazione e la produzione di idrocarburi sul territorio nazionale – spiega Vietina -: una manovra urgente che ci permetterà di tamponare l’emergenza. Contestualmente, riteniamo sia imprescindibile guardare anche a medio e lungo termini: questo vuol dire realizzare con urgenza i rigassificatori che consentano l’approvvigionamento sul mercato libero del GNL ma anche riavviare la ricerca sul nucleare, in particolare il nucleare pulito di terza e quarta generazione. Al tempo stesso, poi, il Paese non può dimenticare le opportunità offerte dalle energie rinnovabili che, tuttavia, per privati e aziende, richiedono procedure complesse e tempi inadeguati al particolare contesto storico: occorre semplificare la concessione di autorizzazioni per l’installazione di impianti di produzione di energia solare ed eolica. La sfida del Caro-Energia è quella su cui si giocherà il futuro del Paese e, non di meno, il nostro ruolo sullo scacchiere europeo”.

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