Elezioni 2013, il lavoro nel primo punto della Lista Ingroia
Il Coordinamento Forlivese della Lista Ingroia ha scelto di affrontare i dieci punti in cui si articola il programma dell'ex pubblico ministero iniziando dal tema del lavoro
Il Coordinamento Forlivese della Lista Ingroia ha scelto di affrontare i dieci punti in cui si articola il programma dell’ex pubblico ministero iniziando dal tema del lavoro, "certamente tra i più importanti per una cittadinanza ridotta ormai allo stremo delle forze da quasi un ventennio di totale incapacità politica seguito da tredici mesi di vero e proprio accanimento contro le fasce più deboli e più esposte della società".
"E’ notizia di questi giorni che oltre il 10% delle aziende italiane è in stato di fallimento e più di un terzo presenta bilanci in perdita; tradotto in pratica, questo vuol dire ancora disoccupazione, ancora disagi, ancora povertà - afferma il Coordinamento Forlivese -. E’ quindi necessario condurre una dura battaglia contro il precariato sempre più dilagante tra le fasce deboli della popolazione (giovani, donne, ultracinquantenni) attraverso la creazione di condizioni fiscali e contributive che agevolino la creazione di posti di lavoro, stabili e in grado di ridare ai lavoratori la loro dignità sociale e sindacale mediante la reintroduzione dell’art. 18, la valorizzazione del contratto collettivo nazionale e una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro, oltre che prevedere un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati".
"In più, pensiamo che per combattere efficacemente la disoccupazione occorrano investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia. Perciò, definire un piano di riassegnazione dei fondi necessari alle attività di ricerca e sviluppo – siano esse di tipo industriale che accademico – significa preparare il futuro per le prossime generazioni, oltreché generare una ricaduta importante in termini di posti di lavoro e di contenimento del drammatico fenomeno della fuga di cervelli all’estero", proseguono i sostenitori della lista Ingroia.
"Non dimentichiamo che i paesi che in questo momento sono considerati “locomotiva” economica e sociale, sono proprio quelli che nei peggiori tempi di crisi, hanno avuto la capacità e la lungimiranza di continuare a destinare ingenti risorse alla scuola, all’università ed alla ricerca. Rivoluzione Civile vuole uscire dal tunnel dell’oscurantismo culturale degno del più buio medioevo, nel quale ci hanno condotto i governi del passato ventennio, e concretizzare la prospettiva di una società capace di guardare finalmente avanti nella costruzione del proprio futuro", conclude il Coordinamento Forlivese della Lista Ingroia.